L'elenco dei creditori (certificati) della Regione – SCARICA

LAMEZIA TERME Non solo i (contestati) 377mila euro da versare Franco Zoccali, non solo alti burocrati. Nell’elenco dei debiti fuori bilancio approvati dal consiglio regionale c’è un po’ di tutto. La Regione ha raccolto l’elenco dei creditori in due fasi. La prima si è conclusa nel dicembre 2015, ma i tempi tecnici non hanno permesso alla giunta di portare il provvedimento in consiglio regionale, la seconda è arrivata al dunque nei primi mesi del 2016. In ogni caso, i debiti messi a bilancio da Palazzo Campanella (e, prima, dalla giunta) arrivano da sentenze esecutive oppure dall’acquisto di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa. Si ripara a errori del passato: esborsi autorizzati senza che vi fossero i fondi necessari.

L’ESODO COSTA DI PIÙ L’elenco delle sentenze esecutive è lungo: soccombere nei Tribunali costa alla Regione circa 3,4 milioni di euro. In molti casi l’oggetto del debito è «indennità supplementari di esodo». Lasciati gli uffici con la possibilità del pre-pensionamento, alcuni dipendenti hanno rifatto i conti e si sono accorti che la cifra stabilita non era esatta. Il Tribunale di Catanzaro ha dato loro ragione. C’è chi avrà quasi 23mila euro in più, come Giuliano Turrà, chi solo 5mila, come Salvatore Ferro, ma la sfilza di “sconfitte” va a rimpolpare il gruzzolo con il segno meno sul quale i consiglieri regionali hanno apposto il proprio sigillo con l’approvazione a maggioranza. Sono i dipendenti i principali creditori dell’amministrazione: uno di loro, Giuseppe Rende, ha vinto una causa da 49mila euro (come Aldo Lagonia) per «differenze retributive per il riconoscimento delle mansioni superiori svolte». Ma non mancano crediti dovuti al mancato pagamento del lavoro straordinario, alle indennità di vigilanza e al mancato pagamento delle attività progettuali. Tutta roba che arriva dal passato: le sentenze sono recenti ma, in alcuni casi, i fatti risalgono a oltre dieci anni fa. O forse più: nel caso di Giovanni Battista Manduca, ex dirigente regionale, i 18mila euro arrivano in seguito al ricordo per l’annullamento di un decreto della giunta regionale datato 1994.

LE BORSE DI STUDIO I debiti più pesanti, però, sono quelli che derivano da una serie di decreti ingiuntivi a favore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si tratta del pagamento di borse di studio e contratti aggiuntivi di formazione per gli anni accademici che vanno dal 2006-07 al 2009-10: in totale 1,5 milioni di euro.

AVVOCATI In alcune circostanze, la Regione ha incaricato degli avvocati esterni di seguirla in causa senza prevedere il relativo impegno di spesa. Cose che capitano (si fa per dire). E che vanno a gonfiare i debiti fuori bilancio: in totale fanno 466mila euro. Altra voce è quella relativa alla fornitura del materiale necessario al programma “Tre anni di Lavori pubblici”, voluto dall’ex assessore Aurelio Misiti. Sono otto fatture commerciali che risalgono agli anni tra il 2003 e il 2004: la ditta Eliolabor adesso potrà certificarli come propri crediti.

VARIE ED EVENTUALI La Commissione per l’emersione del lavoro non regolare, in un paio di circostanze, ha dimenticato pagare materiali. Così la Gea Gift di Gilda Reda e la Ditta Antonio Bilotta avranno (con un certo ritardo) i loro denari. Anche il commercialista Giulio Grandinetti recupererà i suoi 40mila euro dall’Aterp grazie a una sentenza del Tribunale di Catanzaro. Assieme a lui, vantano un credito complessivo di 85mila euro anche i componenti del collegio dei revisori dei conti dell’Aterp di Crotone Antonio Gallella, Giuseppe Santoro e Serafino Mascaro. Un decreto ingiuntivo, invece, consentirà alla Coes di Francesco Guzzo di farsi versare dalla Regione 420mila euro per gli interventi urgenti per la messa in sicurezza e ripristino ambientale basale della discarica di Catanzaro-Alli.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

L’elenco dei debiti fuori bilancio