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Un "cimitero" dell'eternit a due passi dal Parco del Pollino

LAINO BORGO La Polizia provinciale ha sequestrato un’area demaniale di circa 3.200 metri quadrati in contrada Arena Bianca del Comune di Laino Borgo adibita a cava, ormai dismessa, sulla cui superf…

Pubblicato il: 01/08/2016 – 8:14
Un "cimitero" dell'eternit a due passi dal Parco del Pollino

LAINO BORGO La Polizia provinciale ha sequestrato un’area demaniale di circa 3.200 metri quadrati in contrada Arena Bianca del Comune di Laino Borgo adibita a cava, ormai dismessa, sulla cui superficie sono stati abbandonati da ignoti una quantità di circa 30 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi depositati in modo incontrollato. In particolare parti di rifiuti contenenti cemento-amianto, notevolmente pericolosi per la salute e per l’ambiente, sono stati trovati in fase di estrema friabilità, condizione che rende volatili le particelle di amianto in essi contenuti, recando un notevole danno per la salute, l’ambiente e l’ecosistema. Rinvenuti anche materiale di risulta proveniente da demolizioni edili, vetro, materiali provenienti da demolizioni auto, pneumatici fuori uso, ingombranti, imballaggi metallici, carta e catone, materiali provenienti dalla lavorazione del legno. L’area interessata è allocata nelle adiacenze del Parco nazionale del Pollino, luogo di notevole pregio naturalistico, per cui l’illecita condotta di deposito incontrollato di rifiuti anche pericolosi reca un considerevole pregiudizio alle risorse ambientali dell’intera zona. Dagli accertamenti effettuati è stato rilevato, peraltro, che i rifiuti sono stati depositati su un suolo privo di opere di impermeabilizzazione e regimazione delle acque, veicolo quindi di un probabile inquinamento delle falde acquifere.

foto area sequestrata laino 002

Il sequestro penale a carico di ignoti – già convalidato dall’autorità giudiziaria, il pm è Maria Sofia Cozza della Procura della Repubblica di Castrovillari – è stato eseguito dagli Agenti provinciali del Distaccamento di Mormanno, con il coordinamento del sostituto commissario Maria Antonietta Pignataro e del comandante Giovanni De Rose, nell’ambito di un’azione di controllo per la tutela ambientale a seguito di notizie assunte da fonti confidenziali. Sono ancora in corso ulteriori indagini per poter risalire agli autori dell’illecito.

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