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Arresto di Caridi, il Pd prende tempo

ROMA Rimane ancora avvolto nel mistero delle decisioni non prese l’esito del probabile voto sull’arresto del senatore Caridi, oggi al centro dei lavori della Giunta delle elezioni del senato. Per l…

Pubblicato il: 02/08/2016 – 16:15
Arresto di Caridi, il Pd prende tempo

ROMA Rimane ancora avvolto nel mistero delle decisioni non prese l’esito del probabile voto sull’arresto del senatore Caridi, oggi al centro dei lavori della Giunta delle elezioni del senato. Per la Dda di Reggio Calabria, il politico deve essere arrestato perchè è uno degli strumenti riservati che la direzione strategica delle mafie ha usato nel tempo per condizionare le istituzioni. Una richiesta che la Dda fonda sulle risultanze investigative trasmesse al Senato sotto forma di migliaia di pagine di atti di indagine, sulle quali Caridi ha avuto modo di dare la propria versione per oltre due ore. Ma oggi pomeriggio, al termine della seduta pomeridiana di un’ora, non tutti hanno risposto all’invito del presidente della Giunta, Dario Stefano.
In qualità di relatore, Stefano ha rinviato alla seduta serale la propria relazione conclusiva e la votazione, ma nel frattempo ha chiesto ai commissari di esprimere il proprio orientamento. Se Forza Italia, con l’ex sottosegretario Giacomo Caliendo e il senatore Bruno Alicata, ha espresso il proprio parere contrario, seguita a ruota da Carlo Giovanardi di Gal, solo silenzio è arrivato dalle file del Pd. Secondo alcune indiscrezioni, i dem non avrebbero ancora un orientamento definitivo al riguardo, tanto da delegare la decisione ad una riunione informale da tenersi al termine dei lavori d’aula. Ha scelto la strada del silenzio anche la Lega, mentre totalmente favorevole all’autorizzazione all’arresto è il Movimento Cinque Stelle. «È uno scandalo che un senatore come Caridi, per il quale è stato chiesto l’arresto per questione di ‘ndrangheta, sia ancora membro del Senato, percepisca lo stipendio e con il suo voto possa incidere sulla formazione di leggi. Serve un segnale fortissimo da parte del Senato», ha detto Stefano Lucidi, capogruppo pentastellato al Senato. Nel frattempo, Caridi è tornato in aula al Senato, dove non ha esitato a riunirsi con i colleghi del centrodestra. Chiacchierate secondo alcuni mirate alla definizione di una strategia ostruzionistica, volta a ritardare i lavori d’aula, dunque a far slittare la riunione di Giunta. 
Tutte manovre che il presidente del Senato Pietro Grasso non ha intenzione di permettere, se è vero che ha insistito per calendarizzare la discussione in modo da non farla slittare a settembre. «Su un provvedimento così grave da portare alla richiesta di arresto di un senatore, è interesse di tutti, anche dell’accusato, avere una sollecita risposta dall’Aula e dai giudici», ha detto Grasso.

a. c.

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