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Rossi: «Il Qtrp è l'inizio di una nuova stagione»

CATANZARO Approvati due provvedimenti fondamentali per lo sviluppo sostenibile del territorio calabrese. Il territorio e i paesaggi calabresi sono stati da decenni oggetto di una crescita edilizia …

Pubblicato il: 02/08/2016 – 13:45
Rossi: «Il Qtrp è l'inizio di una nuova stagione»

CATANZARO Approvati due provvedimenti fondamentali per lo sviluppo sostenibile del territorio calabrese. Il territorio e i paesaggi calabresi sono stati da decenni oggetto di una crescita edilizia imponente e sconsiderata, soprattutto lungo le coste. È mancata la capacità di governare lo sviluppo e di valorizzare il paesaggio. Basti pensare che dall’entrata in vigore nel 2002 della Legge Urbanistica, gli oltre 400 comuni calabresi avevano approvato solo una decina di Piani strutturali comunali (Psc).
E il territorio aspettava di dotarsi del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica da oltre 10 anni.
Da qui la soddisfazione dell’assessore regionale alla Pianificazione territoriale ed Urbanistica della Regione Calabria per il varo da parte di Palazzo Campanella del nuovo strumento di urbanistica. «Il consiglio regionale – ha affermato l’assessore Franco Rossi – ha approvato il Qtrp (Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica) e la proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 Norme per la tutela, governo ed uso del territorio-Legge Urbanistica della Calabria”, segnando l’inizio di una nuova stagione urbanistica per la Calabria, dove rigenerazione urbana, contenimento del consumo di suolo e territori resilienti rappresentano gli indirizzi per governare le trasformazioni del territorio nella direzione della sostenibilità ambientale, dell’equità sociale, della vivibilità nelle città. Grazie all’approvazione del Qtrp, la legge urbanistica regionale troverà da oggi piena attuazione».
Il Quadro territoriale regionale, così come disposto dall’art. 17 della stessa legge, è «lo strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio con il quale la Regione, in coerenza con le scelte ed i contenuti della programmazione economica-sociale, stabilisce gli obiettivi generali della propria politica territoriale, definisce gli orientamenti per la identificazione dei sistemi territoriali, indirizza ai fini del coordinamento la programmazione e la pianificazione degli enti locali».
Lo strumento interpreta gli orientamenti della Convenzione europea del paesaggio e del Codice dei beni culturali e del paesaggio e si propone di contribuire alla formazione di una moderna cultura di governo del territorio e del paesaggio attraverso i seguenti aspetti fondamentali: rafforzare ulteriormente l’orientamento dei principi di “recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio”, finalizzati tutti ad una crescita sostenibile dei centri urbani con sostanziale “risparmio di territorio”; considerare il Qtrp facente parte della pianificazione concertata con tutti gli Enti Territoriali, in cui la metodologia di formazione e approvazione, le tecniche e gli strumenti attraverso i quali perseguire gli obiettivi contribuiscono a generare una nuova cultura dello sviluppo; considerare il governo del territorio e del paesaggio come un “unicum”, in cui sono individuate e studiate le differenti componenti storico-culturali, socio-economiche, ambientali, accogliendo il presupposto della Convenzione Europea del Paesaggio “di integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione e urbanistica” all’interno del Qtrp, considerare prioritaria la politica di salvaguardia dai rischi territoriali attivando azioni sistemiche e strutturanti finalizzate alla mitigazione dei rischi ed alla messa in sicurezza del territorio.
Il Quadro territoriale regionale paesaggistico è stato redatto sulla scorta dei contenuti programmatici delle ultime due amministrazioni regionali, con l’aggiornamento delle sopraggiunte normative che hanno completato il panorama regolamentare delle varie attività dipartimentali.
La redazione del Qtrp, ispirata alla visione di unitarietà ed integrazione territorio-paesaggio, ha visto il dipartimento Urbanistica della Regione Calabria impegnato in una revisione profonda a partire dalla metodologia di lettura unitaria dei contesti territoriali regionali e dei paesaggi ed ha portato all’identificazione di strategie fondate sulla valorizzazione e riappropriazione dei tratti identitari e sulla conservazione e valorizzazione sostenibile delle risorse naturali ed antropiche.
In questa chiave il governo del territorio e del paesaggio, inteso come governo dei fattori qualificanti le trasformazioni socio-economiche e la produzione di ricchezza durevole, potrà accompagnare l’attuazione della programmazione delle diverse risorse pubbliche, in particolare le risorse comunitarie, in modo sinergico verso obiettivi essenziali per il benessere collettivo acquisendo nuova centralità nelle politiche regionali e locali.
Con la sua approvazione, si può procedere, inoltre, alla certificazione del quadro conoscitivo regionale, parte integrante del Qtr, da fornire agli enti territoriali al fine dell’elaborazione del quadro conoscitivo inerente la propria strumentazione urbanistica.
Invece, con il varo della proposta emendativa alla legge regionale 19/02, sono state date risposte non solo alle questioni di incostituzionalità poste dal Governo per l’esclusione, nelle norme impugnate, dei competenti organi ministeriali dai processi di approvazione degli strumenti urbanistici territoriali, ma sono stati rafforzati i principi ispiratori della prima modifica di legge: snellimento delle procedure per i Comuni che hanno nello strumento urbanistico approvato (Prg/PdF) una capacità insediativa non superiore a 5mila abitanti e che non hanno già adottato il Piano strutturale comunale o associato, riduzione dei tempi di approvazione degli strumenti urbanistici e, in linea con l’agenda politica europea e nazionale, limitazione del consumo di suolo, che rende prioritari gli interventi di riuso del patrimonio edilizio dismesso e i processi di rigenerazione della città esistente, preservando l’ambiente, le aree agricole naturali e lanciando efficaci tattiche di innovazione territoriale.

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