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Bruno: nessuna sfida a Magorno

CATANZARO Nessun ammutinamento men che meno una sfida a Magorno. È questa in sintesi la posizione espressa in una nota dal segretario catanzarese del Pd Enzo Bruno che rispedisce al mittente qualsi…

Pubblicato il: 03/08/2016 – 17:34
Bruno: nessuna sfida a Magorno

CATANZARO Nessun ammutinamento men che meno una sfida a Magorno. È questa in sintesi la posizione espressa in una nota dal segretario catanzarese del Pd Enzo Bruno che rispedisce al mittente qualsiasi ipotesi di conflitto con la dirigenza dem calabrese.
«Quella svolta questa mattina in Provincia, a Catanzaro – sostiene Bruno – è una interpartitica tra le forze politiche che costituiscono la coalizione di “Aggregazione democratica”, allargata ai gruppi consiliari che hanno collaborato con il sottoscritto nel corso di questi due anni di governo provinciale. Una riunione propedeutica allo svolgimento delle elezioni del consiglio provinciale che si terranno tra il 17 e il 24 ottobre prossimi, voluta per consolidare l’alleanza che ha portato alla vittoria del 2014 e che ci ha consentito di amministrare al meglio la Provincia di Catanzaro, nonostante le difficoltà economiche e amministrative determinate dall’attuazione della riforma degli enti locali».
Bruno tiene dunque a precisare che non c’è stato «nessun confronto sulle elezioni comunali di Catanzaro, men che meno nessun “ammutinamento” rispetto al segretario regionale Ernesto Magorno del quale condivido, assieme al gruppo dirigente di Catanzaro, pienamente la linea politica e organizzativa».
«All’assemblea regionale del Pd, tenuta nei giorni scorsi a Camigliatello – prosegue – , abbiamo condiviso senza se e senza ma la relazione del segretario regionale; come evidenziato anche dagli interventi di sostegno di numerosi esponenti del gruppo dirigente, oltre che del sottoscritto. Ricordo, inoltre, che il sottoscritto ha rassegnato le proprie dimissioni da segretario provinciale, più di un anno e mezzo fa, intenzione riconfermata nonostante la lettera del vice segretario nazionale Lorenzo Guerini, del 23 maggio scorso, che di fatto aveva bloccato i congressi per via del fondamentale appuntamento con il referendum sulle riforme costituzionali. Mi è stato chiesto di restare – precisa ancora il presidente della Provincia di Catanzaro -, e nel rivendicare un buon governo del Partito provinciale di Catanzaro, dopo quattro anni disastrosi di commissariamento abbiamo risposto al meglio a tutti gli appuntamenti a cui siamo stati chiamati, ribadisco il pieno sostegno, quindi, al Pd nazionale e regionale. Nessuna forzatura e nessuna sfida – conclude -, solo grande lealtà e sostegno, a partire dall’ottima scelta dei componenti della segreteria regionale oltre che nel percorso intrapreso dal segretario regionale del Partito a Catanzaro».

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