AIETA Dopo una settimana intensa e ricca di riflessioni ma anche di emozioni, al Palazzo rinascimentale di Aieta, è calato il sipario sulla sesta edizione di “Giornate d’Europa”, il «laboratorio di pensiero della cultura europeista» – si legge in una nota – ideato da Gennaro Cosentino e organizzato dal “Centro Rinascimento”.
Il tema dell’edizione 2016, “Europa, un’incompiuta. L’Unione dai principi di pace alle emergenze disgreganti”, è stato declinato in ben diciotto lezioni di Economia, Storia dell’integrazione europea, Diritto, Sociologia, antropologia, letteratura. E ancora 5 seminari tematici, quattro testimonianze esterne, confronti e dibattiti.
Il programma didattico è stato integrato da escursioni sul territorio, volte a far conoscere ai corsisti le bellezze del patrimonio artistico-naturale dell’Alto Tirreno e del Parco Nazionale del Pollino. Il progetto è stato inoltre affiancato dal Quinto Ciclo di Seminari Tematici di Comunicazione e Informazione sui Fondi Comunitari Fesr e Fse, a cura del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria. La Summer School, quest’anno, ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, consolidando la partnership del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, del Comune di Aieta, del Cercle de Coppet, del dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet della Seconda Università di Napoli, della Regione Calabria, della Fondazione Carical, dell’Ente Parco del Pollino.
«Un’esperienza di crescita – si legge ancora nella nota – umana ed accademica, che ha visto alternarsi docenti di prestigio provenienti da numerosi atenei italiani e ha portato ai corsisti anche la testimonianza di Domenico Pappaterra, presidente dell’Ente Parco del Pollino, Laura Ferrara, europarlamentare, i fondatori de L’orma, casa editrice europeista vincitrice del Premio Strega Europeo con Annie Ernaux e “Gli anni”».
Nella suggestiva cornice di uno dei Borghi più belli d’Italia, i corsisti – di età compresa tra i 18 e i 35 anni – si sono interrogati sulla nascita e sull’evoluzione dell’Europa, scambiando idee e conoscenze. L’Europa di Aieta, che parte dal basso e si propone di dare una risposta propositiva alle incognite del nostro tempo, riparte proprio dai giovani e dalla cultura: questo è quanto è emerso nel corso del meeting conclusivo, alla presenza di Gian Ludovico De Martino, presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti umani. Una intensa testimonianza esposta al pubblico e ai corsisti sull’evoluzione dei diritti umani e una visione dell’Europa, insieme ai prestigiosi ospiti.
«La soluzione alle emergenze disgreganti si ritrova nella conoscenza dei limiti dell’Europa – ha dichiarato Gennaro Cosentino, fondatore e direttore della Summer School – con una visione dell’Europa critica ma non scettica. Su questa base indichiamo nei giovani e nella cultura il futuro, vedendo il Mediterraneo non come un pericolo ma come un valore. Per tornare alle origini dell’Europa non si può ignorare il Mediterraneo, con tutte le questioni che porta con sé ma anche le chances, le storiche opportunità. Queste le strade da seguire, con i giovani che qui ancora una volta hanno ritrovato la propria Europa, quella che guarda avanti in modo consapevole».
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