CATANZARO Il presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è intervenuto sulla vicenda che riguarda centinaia di docenti calabresi esclusi dalla mobilità straordinaria della legge su “La Buona Scuola”. Lo stesso Oliverio annuncia una lettera in merito al Ministro dell’Istruzione Giannini ed al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè. «Il piano straordinario delle assunzioni – afferma Oliverio – già dallo scorso anno scolastico, nella fase di attuazione ha fatto emergere degli effetti non previsti nella fase di elaborazione. Infatti, lo scorso anno, migliaia di docenti con le Fasi A e B del piano straordinario di assunzioni “La Buona Scuola” sono stati immessi in ruolo in scuole del centro e nord Italia. Successivamente, con le assunzioni della Fase C (potenziamento), migliaia di neo laureati abilitati sono entrati di ruolo nella propria provincia. Ciò, inevitabilmente, ha creato una disparità di trattamento tra precari storici, costretti e spostarsi oltre Roma, e chi è stato assunto nelle fasi successive. La mobilità straordinaria annunciata lo scorso anno dal governo Renzi ed espletata nei giorni scorsi aveva l’obiettivo di attenuare l’esodo forzato di centinaia di famiglie verso il nord e far rientrare buona parte dei docenti che, nella maggior parte dei casi, conta precari storici anche con 12 e anche 15 anni di servizio nella scuole calabresi. Le procedure di mobilità straordinaria appena espletate dal Governo hanno risolto il problema solo in parte. Infatti i circa 540 docenti che hanno ottenuto il trasferimento, soprattutto nella scuola Secondaria di primo grado, in massima parte non appartengono al contingente assunto con la “Buona Scuola”. Ciò è accaduto perché gli uffici scolastici provinciali e regionali hanno comunicato un organico di diritto non conforme alle reali esigenze delle istituzioni scolastiche». «Infatti, come ha spiegato la senatrice Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd – aggiunge il presidente della Regione – oltre 400 docenti dal primo settembre saranno costretti a lasciare la famiglia e figli piccoli per prendere servizio nelle scuole del centro nord. Se, come sostiene la senatrice Puglisi, questi 400 docenti hanno la possibilità di partecipare alle procedure per le assegnazioni provvisorie e continuare a lavorare vicino casa, ciò sarà possibile a condizione che il Ministero dia indicazioni agli Uffici scolastici regionali di definire entro pochi giorni l’organico di fatto con la totalità dei posti e con il potenziamento dei posti in deroga, evitando gli errori del passato che hanno portato ad una marea di ricorsi da parte dei docenti con ritardi dell’assegnazione degli stessi nelle classi. Solo così sarà possibile che venga assegnato alla Calabria un organico scolastico adeguato alle problematiche che vive la regione, con un’immigrazione in forte aumento, uno spopolamento dei piccoli centri e un disagio sociale in crescita. Consentendo il rientro ad una buona parte docenti fuori sede e l’aumento degli incarichi annuali, migliorando cosi il diritto allo studio. Mi appello quindi – conclude Oliverio – al ministro Stefania Giannini e al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Diego Bouchè affinché entro pochi giorni si dia una risposta in tal senso i docenti calabresi».
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