Al Color Fest l’unica tappa al Sud degli Afterhours

LAMEZIA TERME Sopravvivenza e resistenza. Con questi aggettivi, gli organizzatori e i promotori hanno presentato la quarta edizione del Color Fest, che si svolgerà il 12 e il 13 agosto a Lamezia. Un’edizione importante, viene sottolineato, che sancisce il festival come una realtà oramai concreta e un appuntamento fisso nel contesto lametino.
L’evento, che negli anni scorsi ha portato a Lamezia artisti di fama internazionale, quest’anno si ripropone con qualche novità, a partire dalla location. Infatti, gli eventi della quarta edizione saranno ospitati tra i ruderi dell’Abbazia benedettina nei pressi di Sant’Eufemia Vetere. Fondamentale è stata la stretta collaborazione con Trame, il festival dei libri sulle mafie, che durante l’ultima edizione ha ospitato due eventi targati Color Fest, che hanno visto esibirsi Peppe Voltarelli e Dario Brunori. Presenti alla conferenza stampa, i rappresentanti della Fondazione Trame, Armando Caputo e Tommaso de Pace, però non hanno risparmiato qualche polemica riguardo ai tagli che la Regione ha effettuato dopo la pubblicazione del bando relativo ai finanziamenti degli eventi culturali. «Siamo rammaricati da questa situazione – spiega Caputo –, cercheremo di fare chiarezza perché per l’ennesima volta si è dimostrata l’incapacità di amministrare e soprattutto non si è rispettato il patto con i cittadini». Mirko Perri, direttore artistico di Color Fest, ha precisato come il festival non abbia «mai ricevuto fondi pubblici nelle scorse edizioni e nonostante questo è riuscito a portare ogni anno numerosi visitatori nella nostra regione».
Lasciate per un po’ da parte le polemiche, che secondo Perri «avrebbero richiesto un dibattito a parte», si è passati alla presentazione degli ospiti e degli eventi che caratterizzeranno il Color Fest. Su tutti, il nome più importante sarà quello degli Afterhours, gruppo alternative rock, che proprio qui a Lamezia presenterà il nuovo album di inediti “Folfiri e Folfox” e sarà l’unica tappa nel Sud Italia. Poi la rivelazione dell’anno, il cantautore e compositore Calcutta e Lodo Guenzi, leader de Lo Stato Sociale. Tra le nuove proposte tante bande calabresi – gli Scarda, i Parwave e i Mannaro – e numerosi dj set.
Ma il Color Fest non è solo musica. Verrà presentato il primo romanzo de Lo Stato Sociale “Il movimento è fermo” e “Ho un complesso rock”, una raccolta di scritti sulla musica del giornalista Stefano Cuzzocrea, scomparso prematuramente lo scorso anno. E poi ancora tanta arte, rigorosamente indipendente, stand di fumetti e banchetti con la vendita di libri, dischi e vinili. Durante i due giorni, inoltre, sarà possibile visitare dall’interno l’abbazia e si svolgeranno delle arrampicate sulla torre che si trova all’interno del complesso, grazie alle associazioni della città che hanno messo a disposizione le loro strutture.
Infine, come ogni anno, sarà allestita un’ampia area camping e forniti collegamenti con la stazione ferroviaria. «Il programma di quest’anno e le vari partnership che abbiamo creato dimostrano come il Color Fest non sia un evento a sé, ma crea turismo ed economia e soprattutto valorizza e fa conoscere la nostra città fuori dalla regione», ha concluso il direttore artistico.

Adelia Pantano
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