CATANZARO La deputata M5s Dalila Nesci ha interrogato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, per sapere «quali iniziative urgenti intenda adottare, anche di carattere ispettivo, per verificare la sicurezza dell’autostrada A3 in Calabria, con riguardo ai tratti ammodernati e a quelli che per mera scelta politica del governo rimarranno come sono sempre stati». «Ieri – spiega la parlamentare 5 stelle – sono bastate due ore di pioggia tra Palmi e Gioia Tauro per mandare in tilt la circolazione e vedere scene da terzo mondo, col fango che colava di continuo e gli automobilisti atterriti. La verità è che la Calabria resta terra d’affari, con la solita ipocrisia di un sistema politico-affaristico che inganna la popolazione, spende montagne di danaro pubblico e non realizza nulla». «Lo dicano a Renzi – prosegue la parlamentare – i vari Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio e Mario Oliverio, tra un selfie e una cravatta tagliata, un brindisi e una tartina al caviale, una risata collettiva e bel un valzer di dame». Nell’interrogazione dell’esponente 5 stelle c’è anche la richiesta di conoscere i controlli finora esercitati dall’Anas e le relative modalità. La parlamentare vuol vederci chiaro, «perché, nonostante – incalza – le recenti chiacchiere del Pd a Camigliatello Silano, la Calabria rimane il paradigma assoluto delle profonde contraddizioni italiane davanti alla menzogna perpetua del potere». «La Calabria – conclude Nesci – è staccata dal resto dell’Europa. C’è una precisa volontà politica di tenerla in coda, sottosviluppata e senza servizi, in modo da lucrare sugli appalti e soggiogare la popolazione con misure d’assistenza che mortificano la dignità dei singoli e alimentano il ricatto di palazzo».
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