COSENZA «La situazione finanziaria del Comune di Cosenza non è delle migliori, eppure durante l’Occhiuto bis la smania di assumere (forse vecchi e nuovi amici?), elargendo fior di quattrini, supera il giusto equilibrio imposto da una crisi in grado di fiaccare la maggior parte della nostra comunità». È quanto affermano i consiglieri comunali di minoranza Carlo Guccione, Marco Ambrogio, Francesca Cassano, Damiano Covelli, Anna Fabiano, Alessandra Mauro, Enrico Morcavallo, Luca Morrone e Biancamaria Rende, della colazione “La Grande Cosenza”, che stamani hanno presentato un’interrogazione al sindaco, Mario Occhiuto.
«Ma non si possono valorizzare – proseguono i consiglieri comunali – risorse interne a Palazzo dei Bruzi invece di pescare fuori dal bacino dell’ente? I cittadini di Cosenza pagano tasse altissime. E il sindaco cosa fa? Aumenta, a spese dei contribuenti, il numero dei cortigiani. La condotta del primo cittadino contraddice integralmente quanto riscontrato e poi previsto dal commissario straordinario con la delibera 31/2016 del 13.05.2016 di “Programmazione triennale del fabbisogno del personale. La città, così come molti sostenitori ed elettori di questa attuale maggioranza, ha già capito la logica del nuovo corso. E la volontà del nuovo sindaco di imbarcare personaggi buoni per tutte le stagioni. Sul sito istituzionale del Comune di Cosenza è stato pubblicato, con scadenza il 6 settembre 2016, l’avviso pubblico per il ricevimento di candidature finalizzate al conferimento di incarichi dirigenziali a tempo pieno e determinato di posti vacanti nell’ambito della struttura organizzativa del Comune di Cosenza. Questo avviso, così com’è formulato, non indica con precisione quali posti di funzione il sindaco intenda coprire con la selezione indetta, né i criteri da adottare per l’affidamento dell’incarico».
«Nel momento della pubblicazione dell’avviso – continuano i consiglieri comunali della Grande Cosenza – risultava già pervenuta l’autorizzazione della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, di cui alla delibera 14 dell’8 luglio 2016 di integrazione della programmazione triennale di fabbisogno del personale elaborata dall’attuale giunta? È stata eseguita preliminarmente alla pubblicazione dell’avviso, la doverosa ricognizione del personale di categoria D avente i requisiti per assolvere la funzione dirigenziale per come ritenuto imprescindibile da ampia giurisprudenza?».
«Quali provvedimenti – chiedono ancora i consiglieri comunali della Grande Cosenza – s’intendono adottare per evitare di esporre il Comune a inutili contenziosi e dannosi fermi amministrativi, in presenza delle violazioni di legge citate in premessa? Per quali ragioni non si è inteso, invece, cogliere l’occasione per valorizzare il personale di ruolo dell’amministrazione, privilegiando il merito e non la fidelizzazione, la crescita e la stabilità nel tempo delle competenze interne, che costituiscono di per sé un patrimonio consolidato e indiscutibile di un’amministrazione imparziale ed efficiente (articolo 97 della Costituzione), conseguendo altresi’ un risparmio di spesa?».
LA REPLICA: BANDO TRASPARENTE «È sorprendente registrare la doppia visione di chi plaude alle riforme di Renzi sul piano nazionale criticando, poi, misure analoghe intraprese a livello locale solo perché provenienti da settori politici avversi». Lo afferma il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, replicando ai consiglieri della minoranza sul bando per l’assunzione di dirigenti. «Ho letto le osservazioni formulate da alcuni consiglieri comunali di minoranza – afferma Occhiuto – sul bando trasparente emanato dal Comune di Cosenza per la ricerca di cinque figure dirigenziali da assumere nel biennio. Preliminarmente, mi corre l’obbligo di esaltare lo spirito di partecipazione connesso a un bando che rimane aperto per 40 giorni, dunque ben oltre i limiti previsti dalla legge comparativa. Nel bando sono esplicitati per categorie le figure richiedenti, come è facilmente evincibile già alla prima lettura. La ricerca delle figure dirigenziali a tempo determinato anticipa, per molti versi, la riforma delegata dal Parlamento al governo e in fase di attuazione, che privatizza definitivamente le posizioni dirigenziali uscendo da quella immanenza che è stata causa del sopravvento del potere burocratico. Non si può non ricordare come, nel 2011, grazie al mio esecutivo, la pianta organica dirigenziale, che il centrosinistra aveva fissato in 33 posizioni, sia stata ridotta a venti. Fummo infatti noi a bloccare un’assunzione di massa, tanto che la giustizia amministrativa ha confermato la bontà di quell’operato. Non lo avessimo fatto, il Comune di Cosenza sarebbe andato in dissesto. Attualmente, però, sono in servizio 9 dirigenti, con almeno quattro di loro che andranno in quiescenza entro il 2018. Lavorare senza figure apicali amministrative diventa impossibile».
«Per questo – conclude Occhiuto – abbiamo scelto la strada degli incarichi a tempo determinato che saranno assegnati, come recita il Tuel, sulla base di valutazioni curriculari meritocratiche e seguendo le indicazioni di trasparenza che altri enti a noi sovraordinati continuano a ignorare, ricevendo per questo sanzioni erariali pesanti».
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