COSENZA Chiedono verità e giustizia i genitori della piccola Matilde, la neonata deceduta lo scorso 26 luglio subito dopo il parto avvenuto nella clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. La Procura di Cosenza (le indagini sono coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini e condotte dal sostituto Antonio Bruno Tridico) ha iscritto sul registro degli indagati sette persone, tra medici e ostetriche che si sono occupati del parto della giovane mamma avvenuto in clinica tre giorni fa. Si tratta dei dottori Bruno Tucci, Francesca Paola Gallo, Giuseppe Sgromo e Matteo Costa. E delle ostetriche Rosanna Sbarra, Rosangela Scarcella e Maria Bottino.
La donna, alla sua prima gravidanza, domenica sera 24 luglio ha avvertito alcuni dolori e si è recata in clinica. Ma è stata mandata via perché ancora non c’era la dilatazione necessaria per il parto. È tornata lunedì mattina nella struttura sanitaria privata e verso le 12 è stata portata in sala parto per un cesareo. Dopo circa trenta minuti i familiari sono stati avvertiti che la neonata era deceduta. Da quanto emerso, la bimba non aveva più battito cardiaco. La piccola è stata subito trasportata nel reparto di Neonatologia dell’ospedale Annunziata dove però è deceduta martedì 26 luglio.
I genitori – una giovane coppia di Cosenza – distrutti dal dolore e dalla tragedia hanno presentato un esposto in Procura e sono rappresentati dall’avvocato Alessandra Masala. Gli agenti della Mobile hanno sequestrato tutta la documentazione necessaria, la cartella clinica e anche la placenta della donna. Gli inquirenti, diretti dal procuratore Spagnuolo, sono al lavoro con estrema prudenza data la delicatezza del caso per accertare le cause della morte della piccola. Si attende, intanto, l’esito dell’autopsia che dovrà chiarire la causa del decesso. Si è ripresa fisicamente, ma non dal dolore, la mamma della piccola Matilde. E, assieme al marito e alla famiglia, vuole sapere che cosa sia successo quel tragico lunedì nella clinica “Sacro Cuore” dove doveva partorire e gioire per la nascita della loro primogenita.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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