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A Teatro d'aMare arriva "Reality Shock"

TROPEA Sesto appuntamento con “Teatro d’aMare”, la rassegna teatrale curata da Libero Teatro e LaboArt (direttore artistico Max Mazzotta, direttore organizzativo Maria Grazia Teramo). Subito dopo F…

Pubblicato il: 15/08/2016 – 9:29
A Teatro d'aMare arriva "Reality Shock"

TROPEA Sesto appuntamento con “Teatro d’aMare”, la rassegna teatrale curata da Libero Teatro e LaboArt (direttore artistico Max Mazzotta, direttore organizzativo Maria Grazia Teramo). Subito dopo Ferragosto, martedì 16 agosto alle ore 21.45 al Teatro del Porto di Tropea, andrà in scena “Reality Shock” scritto, diretto e interpretato da Annalisa Insardà. Sulle musiche di Giovanni Monti, oltre che su testi propri, la Insardà ha incentrato il suo spettacolo teatrale anche sugli scritti di Alessandra Bellini, Maria T. Montanaro e Marco Lupo.
“Reality shock” è un testo che non solo lascia poco spazio alla fantasia narrativa, ma con il suo “grandangolo” fotografa un dato di fatto: l’interesse che crea l’ingiustizia.
È l’elaborazione del palese quotidiano che, in ogni suo aspetto, vive una qualche vessazione. L’uomo contro l’uomo per la supremazia dell’uno sull’altro. Come nel regno animale. Ma non con l’istinto dettato dalla natura, bensì con la subdola strategia del potere. È la denuncia contro ogni forma di privazione della libertà: la sottomissione fisica e la psicologica; l’ingiustizia latente e la paradossale; l’ipocrisia della politica utopica e l’interesse personale sopra ogni cosa; la mafia come organizzazione criminale e come subcultura che ci rende tutti fili della stessa strettissima trama.
È la traduzione spettacolare del triste principio “la legge con gli amici si interpreta, con i nemici si applica”. Il tema duro e attuale (attuale in ogni epoca) è trattato con forza e determinazione, ma anche ironia e sarcasmo, cinismo e poesia. È dissacrante ma con una tensione verso la possibilità di riscatto. I monologhi, diversi per stile e argomento, ma legati da una comune traccia, sono alternati e attraversati sia dalle note del pianoforte, che a volte segue a volte determina l’atmosfera, sia da canzoni a tema che dinamicizzano e scuotono l’andamento dello spettacolo.
Un unico grande spunto di riflessione che non condanna ma accompagna per mano, uno ad uno, ogni spettatore sulla strada delle proprie colpe e delle proprie ragioni, penetrandolo nella coscienza, indagandolo e, infine, perdonandolo, perché è nell’imperfezione di ognuno che si compie la bellezza di tutti.
Nei giorni scorsi, a “Teatro d’aMare”, si è concluso il secondo laboratorio di teatro per bambini tenuto da Crea che ha visto più di trenta giovanissimi divertirsi e imparare, nel salone del Monastero delle Clarisse, grazie al talento di Paolo Mauro e Graziella Spadafora. Proprio i bambini hanno “accompagnato” i loro genitori al Teatro del Porto per andare a vedere la replica dello spettacolo di Libero Teatro, per la regia di Max Mazzotta, “Giangurgolo, principe di Danimarca” che ha fatto registrare il tutto esaurito. Prossimo appuntamento con “Teatro d’aMare” sarà martedì 23 agosto con “La mia idea, memoria di Joe Zangara” di e con Ernesto Orrico, prodotto da Zahir.

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