Rossi: «Basta con i giochi sul porto di Catanzaro»

CATANZARO «Il porto c’è, il porto non c’è». Per Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro, «sembra il vecchio gioco delle tre carte: per un attimo vedi l’asso, l’attimo dopo sparisce e non sai più dove sia. La mia personalissima impressione è che con il porto di Catanzaro si stia giocando così, da decine di anni». L’imprenditore affida a Facebook la sua opinione sulla fase che il progetto attraversa, con uno scontro politico tra il governatore Oliverio e il sindaco Sergio Abramo, un rimpallo di responsabilità che vede, sullo sfondo, le elezioni amministrative.
«Mentre tutto ciò che gravita attorno all’area del porto sta infatti trovando una sua configurazione – scrive Rossi –, per quella struttura che invece si attende da mezzo secolo e sulla quale sono state costruite campagne elettorali trionfanti, tanto a destra quanto a sinistra, ancora oggi sussiste un velo di incertezza, tra rimpalli di responsabilità sui ritardi e sui fondi necessari al completamento». Intanto «un’altra stagione estiva sta volgendo al termine, l’ennesima senza che Catanzaro e la sua zona marinara abbiano potuto usufruire del porto», e il presidente degli industriali del capoluogo pensa «sia giunto il momento di fare chiarezza. Mi piacerebbe infatti che tutti coloro i quali hanno ruoli e responsabilità, di qualsiasi genere, sul porto di Catanzaro, si ritrovassero attorno ad un tavolo, in un incontro pubblico, per spiegare ai catanzaresi e ai calabresi tutti qual è lo stato dell’arte. Mi faccio dunque promotore di questa proposta, provando a coinvolgere direttamente il sindaco, il presidente della giunta regionale, i consiglieri comunali e regionali di Catanzaro, con la promessa di non alzarsi dal tavolo finché tutti gli aspetti della vicenda non saranno affrontati e gli eventuali ostacoli superati».