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Il centrosinistra a Vibo (e non solo) si è dissolto

Amministrare Vibo Valentia è difficile. Diventa difficilissimo quando si sono promessi mari e monti in campagna elettorale. Ed è proprio al mare, laddove i consensi per la maggioranza sono stati sc…

Pubblicato il: 24/08/2016 – 9:22

Amministrare Vibo Valentia è difficile. Diventa difficilissimo quando si sono promessi mari e monti in campagna elettorale. Ed è proprio al mare, laddove i consensi per la maggioranza sono stati schiaccianti, che emergono le nudità di questa amministrazione: le promesse e i sogni alimentati hanno ceduto il passo alla realtà, fatta dei soliti problemi e da una disorganizzazione palese.
È ormai più di un anno che si è insediata la nuova amministrazione e, a parte qualche vigile urbano e qualche striscia per le strade, non sembra di vedere i risultati promessi dal dottor Costa. Tra i tanti problemi della città, non ultimi la rassegnazione e la mancanza di senso civico dei suoi abitanti, quelli ambientali sono i più preoccupanti e sui quali il Comune avrebbe potuto intervenire: ma la pulizia delle strade e delle spiagge è lasciata al volontariato dei cittadini; la raccolta differenziata è partita dopo parecchi mesi e a contratto della ditta quasi terminato; dei pozzi non si vedono neanche i progetti. Né si può dire, come tanto strombazzato in campagna elettorale, che i partiti siano fuori dalla giunta: prova ne sono gli avvicendamenti tra assessori, gestiti come normali sostituzioni calcistiche all’interno della stessa squadra, senza dare spiegazioni alla cittadinanza.
Spiegazioni che stenta a dare anche l’opposizione. Anche senza credere alle illazioni su patti trasversali tra Pd e una parte della maggioranza, è un dato di fatto che a volte, in occasione di delibere delicate con numerose assenze di consiglieri pro-Costa, il numero legale è stato assicurato dalla presenza dei consiglieri del Pd. Non si sa se il Partito democratico tenga assemblee per confrontarsi con il “popolo di centrosinistra”; se lo fa, non invita la sinistra cittadina, che pure ha fatto parte della coalizione che ha sostenuto Lo Schiavo. In questi quindici mesi non c’è stato quasi nessun dialogo con il Partito Democratico e gli altri movimenti della coalizione di cui Sel–Si ha fatto parte; pochissimi sono i consiglieri che ancora parlano di centrosinistra e dialogano con la sinistra. Anzi si può ritenere che il Partito Democratico, cambiando il nome del gruppo consiliare (da “Pd e Indipendenti” a “Pd”) e con la sfiducia espressa nel novembre scorso nei confronti del capogruppo Lo Schiavo, colui che è stato il candidato a sindaco della coalizione, abbia voluto ergersi a rappresentante unico dell’opposizione, sancendo la fine dell’esperienza del centrosinistra a Vibo.
E il quadro regionale non è da meno: da Cosenza al governo di Oliverio, il campo del centrosinistra è in fase di dissoluzione.

* coordinatore cittadino Sinistra Italiana Vibo Valentia

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