Tallini: «Sul porto di Catanzaro "pirateria politica" di Oliverio»

CATANZARO «L’appello del presidente di Confindustria a favore del completamento del porto arriva tardi, ma è sempre utile. Anche se il porto, grazie a questa amministrazione comunale di centrodestra, ha preso decisamente forma, con la realizzazione di ben tre lotti e un investimento di quasi 7milioni di euro, c’è ancora da portare avanti la battaglia per ottenere la restituzione dei 20 milioni di euro scippati dal presidente Oliverio». Il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini risponde a Daniele Rossi – che, ieri, ha chiamato le istituzioni a un confronto sull’infrastruttura –: «Accolgo l’invito del presidente Rossi per un tavolo di confronto. Lo si faccia al porto, così il presidente Rossi potrà constatare di persona che l’amministrazione di centrodestra ha realizzato due enormi piazzali e che sono stati installati anche i pontili galleggianti per l’attracco delle imbarcazioni. Senza alcune lungaggini burocratiche, avremmo potuto salutare già da subito il funzionamento dei pontili. Trattandosi di un appalto pluriennale, è evidente che il problema degli attracchi può considerarsi finalmente risolto». Tallini vuole rivendicare il lavoro di Abramo e ricordare le manchevolezze della Regione: «Il presidente Rossi dia atto a questa Amministrazione, al sindaco Abramo, al centrodestra di avere prodotto fatti e non parole. Al porto sono stati portati avanti e in gran parte completati tre lotti, due (ciascuno da 723mila euro) per la marina peschereccia, il terzo per la valorizzazione turistico-commerciale (5 milioni di euro). Migliaia di cittadini catanzaresi hanno potuto rendersi conto di questi progressi, assistendo proprio sul piazzale turistico-commerciale alle nove serate del Magna Graecia Film Festival».
«Ma, da consigliere regionale molto attento a questo problema – spiega –, voglio ricordare all’amico Rossi i discutibili passaggi con cui il presidente Oliverio ha “prelevato” i 20 milioni destinandoli alla viabilità della provincia di Cosenza. Fondi a suo tempo stanziati, per il completamento del porto di Catanzaro, dal governo centrale di centrodestra con delibera Cipe e confermate dalle varie proposte di rimodulazioni del governo regionale di centrodestra. Un vero e proprio atto, quello di Oliverio, di “pirateria politica” consumato nel silenzio più assoluto tra i tanti rappresentanti catanzaresi del centrosinistra mentre il gruppo di Forza Italia ha condotto una forte battaglia a favore del porto per la città».
«Il “lupo della Sila” – spiega Tallini – ha prima creato ad arte le condizioni per bloccare la gara di appalto, inventandosi la necessità di acquisire la valutazione di impatto ambientale, che non era stata richiesta per la realizzazione dei lotti precedenti dello stesso porto di Catanzaro né tanto meno per il porto di Cetraro, in provincia di Cosenza, poi, con la scusa che non si è proceduto all’appalto entro dicembre 2015, ha cancellato i 20 milioni dalla delibera Cipe, spostandoli sui Progetti Pac, ben cosciente che le procedure sarebbero andate all’infinito».
Qual è ora la situazione? L’ex assessore regionale al Personale dice che «è passato quasi un anno dalla promessa di Oliverio di “sbrigare in 15 giorni” la pratica, e del finanziamento nemmeno l’ombra. Il Comune aveva già pronta la gara d’appalto, avendo definito tutti i dettagli progettuali, ma ora è nell’impossibilità di andare. Senza contare che sono cambiate le regole degli appalti e che pertanto il danno fatto da Oliverio è quasi irreparabile. Se il presidente Rossi, con la sua iniziativa, contribuirà a costringere il “lupo della Sila” a restituire il maltolto, avrà dimostrato di tenere alla città e al suo sviluppo. Se, al contrario, tenderà a dimostrare che di notte “tutti i gatti sono bigi”, vale a dire che c’è solo una generica responsabilità della politica, allora avrà solo contribuito ad aumentare la confusione e ad allontanare la soluzione del problema».