COSENZA «Serve un’operazione verità sullo stato delle finanze del Comune di Cosenza. Ci sono tre questioni da chiarire. In riferimento all’accertamento della esigibilità dei crediti del Comune di Cosenza verso terzi – che nel Bilancio precedente erano previsti per 139 milioni di euro – si procede a un accantonamento di oltre 40 milioni di euro per arrivare a quota 99. Come emerge dalla relazione dei revisori dei conti, l’accantonamento non risulta congruo perché la non esigibilità dei crediti va oltre la cifra prevista dei 40 milioni di euro. È un dato da valutare con grande attenzione perché si rischia di non potere onorare gli impegni presi dall’amministrazione Occhiuto». È quanto ha affermato il consigliere comunale Carlo Guccione stamane durante l’assise civica.
«Altra questione da analizzare – ha detto Guccione – con attenzione è quella della alienazione dei beni materiali di proprietà del Comune. Con la manovra targata Occhiuto sono previsti in aumento da 2 milioni di euro a 4. Ma come si evince dal Giornale mastro dell’Ente (29/07/2016 capitoli 20-21) rispetto a una previsione di 2 milioni e 800mila euro, risulta che il totale riscosso si ferma a soli 140mila euro. La previsione in aumento è palesemente inattendibile. Si tratta di finanza creativa in quota Occhiuto, tesa ad aumentare la capacità di spesa dell’amministrazione comunale, che si tramuterà in debiti fuori bilancio alla luce della impossibilità della copertura finanziaria».
«Terza e ultima questione riguarda – ha aggiunto Carlo Guccione – l’anticipazione di cassa. Il commissario prefettizio aveva, con i poteri del Consiglio, approvato il bilancio precedente con una anticipazione di cassa di 21 milioni di euro. Oggi Occhiuto ne propone una di 51 milioni, in un quadro che manifesta una mancanza di liquidità per la scarsa capacità di riscossione dei tributi comunali. Ad esempio su 100 euro di tributi il Comune è in grado di raccoglierne solo 14. Questo evidenzia la crisi e la sofferenza dei conti del bilancio del Comune. C’è il rischio concreto che scattino misure del governo nazionale e della Corte dei Conti per salvaguardare gli equilibri di Bilancio. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini-contribuenti».
«Ecco perché – conclude Guccione – ho espresso il mio voto contrario, così come gli altri consiglieri della coalizione “La Grande Cosenza”, sulla manovra di Bilancio. E rispetto alle tre questioni precedenti, invierò una richiesta di chiarimento al presidente del Collegio dei revisori dei conti del Comune di Cosenza e, per conoscenza, alla Corte di conti».
RINVIO SUGLI SCRUTATORI Le polemiche odierne tra maggioranza e opposizione non si limitano alle sole questioni finanziarie. Il rinvio dell’ordine del giorno sulla nomina degli scrutatori, infatti, fa dire alla Grande Cosenza che si è persa una buona occasione per invertire rotta rispetto alla questione, «spesso oggetto delle logiche clientelari e spartitorie». «Il rinvio odierno – spiega la consigliera Bianca Rende – lascia intravedere il sospetto che all’interno della maggioranza non ci sia una linea unitaria su una questione invece molto sentita dall’opinione pubblica che attende segnali concreti di cambiamento anche su questo versante. Ci si augura che il rinvio, imputabile alla sola volontà della maggioranza, possa servire all’esecutivo Occhiuto per convergere su una proposta che allontani per sempre il sospetto che gli appuntamenti elettorali si trasformino in occasione di sfruttamento del bisogno in una città con grande di povertà come la nostra».
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