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Fondi Ue, Molinaro: necessaria la modifica al bando Leader

CATANZARO «Rassicuriamo il presidente di AssoGal: la sollecitazione ultima della Coldiretti al dipartimento Agricoltura ed all’Autorità di gestione del Psr, riferita al bando Sviluppo locale Leader…

Pubblicato il: 28/08/2016 – 11:36
Fondi Ue, Molinaro: necessaria la modifica al bando Leader

CATANZARO «Rassicuriamo il presidente di AssoGal: la sollecitazione ultima della Coldiretti al dipartimento Agricoltura ed all’Autorità di gestione del Psr, riferita al bando Sviluppo locale Leader (Misura 19), non era una intenzionale critica polemica, come ben compreso dal presidente Esposito, che comunque ha voluto fare alcune precisazioni». È quanto afferma, in una nota, Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria che sottolinea come il bando «necessita di chiarimenti verso i partenariati che stanno lavorando con tante incertezze».
«La nascita dei nuovi Gruppi di azione locali (Gal) nelle 13 aree individuate e la redazione dei Piani di azione locale – prosegue – necessitavano di una forte azione di concertazione tra il dipartimento Agricoltura, l’Autorità di gestione e l’intero partenariato Socio-Economico del Psr e non il frazionamento della concertazione, come verificatosi dall’11 febbraio scorso in poi, con solo incontri con i presidenti dei vecchi Gal. Il presidente Esposito ricorderà certamente che il rappresentante della Commissione europea, nell’incontro del Comitato di sorveglianza di febbraio, ha bocciato i vecchi Gal come soggetti privilegiati nell’utilizzo dei fondi della misura 19 del Psr, rimarcando invece esclusivamente il valore della competizione e concorrenza tra e nei territori mediante nuovi Partenariati nella logica della progettazione bottom-up».
Molinaro evidenza come «la Coldiretti Calabria si è sempre assunta la responsabilità delle scelte e non si è mai sottratta al confronto con le istituzioni, quando lo hanno reso possibile, e nei momenti di “distrazione” lo ha sollecitato come in questa occasione. Sulle “innovazioni certe e chiare” che si possono cogliere leggendo il bando, come ben sottolinea la nota del Presidente Esposito, c’è certamente l’allargamento dei territori eleggibili all’azione Leader per effetto dei nuovi parametri del Psr che hanno ridefinito le Aree Rurali, l’aumento della percentuale sulla spesa pubblica sostenuta nell’ambito della strategia per i costi di gestione dei Gal finanziati e una, seppur modesta diminuzione della dotazione finanziaria rispetto alla precedente programmazione. Ci sembra che mai come in questa programmazione l’azione Leader rischia di essere vanificata e poco incisiva sui territori a discapito degli agricoltori se non corretta ed indirizzata responsabilmente».
Secondo il leader della Coldiretti, «cresce il territorio interessato, crescono i costi di gestione delle strutture dei Gal, diminuiscono le risorse e si possono attivare tutte le misure con interventi che rischiano di sovrapporsi con i bandi a regia regionale e non ultimo la mancata demarcazione degli interventi che potranno attivare i soggetti pubblici in particolare i Comuni che possono partecipare anche al bando Piar (Progetti integrati aree rurali)».
«Riteniamo – aggiunge Molinaro – che debba prevalere, come sempre, l’interesse generale della Calabria e concretizzare un vero e necessario “cambio di rotta” (come ben sottolineato dal presidente Esposito), non fermandosi ad enunciazioni generiche, bensì Assogal insieme a Coldiretti, possono pretendere che la Regione faccia chiarezza e raddrizzi il bando per consentire la realizzazione di ottimi ed efficaci Piani di azione locale da parte dei diversi Partenariati che animano il territorio rurale e che come sappiamo non sono andati in ferie. Non riteniamo utile allo sviluppo delle aree rurali calabresi – chiarisce Molinaro – che qualcuno pensi che dovranno essere presentate solo 13 proposte di Piani di azione locale racchiudendo le informazioni in incontri “B2B”. Inoltre con rinnovata convinzione auspichiamo che Assogal – conclude Molinaro – dopo il 27 ottobre completata la propria governance, si doti di un nuovo statuto che gli consentirà di avere il riconoscimento giuridico con legge regionale e diventare una struttura tecnica e di coordinamento vero dei nuovi Gal».

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