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Terremoto, la giunta accelera con "Calabria sicura"

CATANZARO All’indomani del terremoto che ha colpito il centro-Italia, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio ha convocato un incontro con i rappresentanti degli ordini professionali, …

Pubblicato il: 31/08/2016 – 14:49
Terremoto, la giunta accelera con "Calabria sicura"

CATANZARO All’indomani del terremoto che ha colpito il centro-Italia, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio ha convocato un incontro con i rappresentanti degli ordini professionali, le università calabresi, i rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale e i responsabili della Protezione civile affinché si possa iniziare il percorso che dovrà portare alla messa in sicurezza del territorio calabrese. Accanto a Oliverio, gli assessori Francesco Russo, Carmen Barbalace, Francesco Rossi, Roberto Musmanno e il vicepresidente Viscomi, oltre al consigliere regionale Domenico Bevacqua.
La discussione si è quindi concentrata non solo protezione dal rischio sismico, ma anche valutazione degli interventi in materia di dissesto idrogeologico: «Questa prima riunione serve a fare il punto della situazione e definire un percorso – ha detto Oliverio –. Domani (giovedì, ndr) prenderò parte a Roma all’incontro tra le Regioni e il governo proprio su questo tema, pertanto ho voluto ascoltare i professionisti del settore per partecipare all’incontro con una proposta concreta. La Calabria è tra le regioni più esposte e non possiamo dimenticarlo. L’attenzione che ora si è sollevata sul tema, non può e non deve essere quindi un fuoco di paglia ma deve produrre, come hanno detto Renzi e Mattarella, un programma pluriennale di interventi che mettano in sicurezza il Paese. Pensiamo quindi, all’interno di “Casa Italia”, al progetto “Calabria sicura”, con cui ci presenteremo all’incontro di domani per definire il percorso di intervento concreto sugli edifici pubblici e sul patrimonio privato, partendo dai centri storici».

LE RISORSE Quanto alle risorse, Oliverio ha specificato che gli interventi non potranno essere messi in pratica tutti in un solo anno, ma che gli investimenti debbano essere pianificati tenendo conto di un programma pluriennale e definendo così un quadro delle priorità: «Già nel Patto per la Calabria, firmato il 30 aprile scorso, sono stati allocati 130 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici, mentre per il rischio idrogeologico ne sono stati inseriti circa 400. Alla luce della situazione odierna, poi, credo proprio che nella Legge di stabilità saranno destinate ulteriori risorse anche alla nostra regione. Risorse che però devono essere utilizzate bene, ecco perché ordini professionali e università sono chiamate a mettere in campo le proprie competenze».

GLI INTERVENTI Tra gli interventi da portare avanti con celerità, tanto il governatore quanto gli ordini professionali hanno sottolineato l’esigenza di procedere alla cosiddette “microzonazione”, ovvero alla suddivisione analitica del territorio in funzione delle diverse caratteristiche geologiche. Al momento, in merito agli studi di primo livello sulla microzonazione, in Calabria sono 50 i Comuni autorizzati a procedere dalla Regione, 199 in fase istruttoria e altri che sono indietro e che devono essere sollecitati.
Sulla ricognizione sugli edifici pubblici, il governatore ha poi spiegato che proprio nella riunione di oggi si darà vita a due gruppi di lavoro, uno per il rischio sismico, l’altro per quello idrogeologico, coordinati dall’assessore regionale Russo. Oliverio ha poi dettato i tempi ai Comuni che ancora non hanno un piano per le emergenze o devono aggiornare quello in vigore: «Subito – ha spiegato –. È una cosa su cui chiederemo ai Comuni di accelerare, mentre noi assumeremo il coordinamento. C’è bisogno di dare un passo più spedito e veloce su questo fronte». Proprio sui piani di emergenza, Oliverio non ha usato mezzi termini nei confronti dei Comuni: «C’è un’assoluta inadeguatezza da questo punto di vista: sono pochi i Comuni che ne sono dotati, per questo dobbiamo accelerare, accelerare, accelerare», ha detto.
Sul tema dei piani di emergenza, s’inserisce il chiarimento normativo di Francesco Fragale, presidente dell’Ordine dei geologi della Calabria: «Esiste una legge, la numero 100 del 2012, che obbliga i Comuni a dotarsi del Piano e ad aggiornarlo a ogni variazione urbanistica. Ebbene, la Calabria è il fanalino di coda in Italia su questo aspetto. Finalmente oggi però siamo stati convocati a una riunione pragmatica per parlare delle esigenze del territorio. Tra le nostre proposte c’è la creazione di un libretto per ogni edificio che riporti non solo le caratteristiche della struttura, ma anche quelle geologiche del sito su cui è ubicato».
Per Salvatore Saccà, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Catanzaro, «è finito il tempo delle parole e della retorica, bisogna passare ai fatti: la Calabria è ad alto rischio sismico e bisogna intervenire subito costituendo un osservatorio regionale che monitori tutti gli edifici pubblici e le infrastrutture per la viabilità. La programmazione degli interventi però guarda ad un arco temporale di circa venti anni, per questo è necessario intervenire subito».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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