Catanzaro, Mario Somma è il nuovo allenatore

CATANZARO È Mario Somma, 52 anni, il nuovo allenatore del Catanzaro. Ancora la società giallorossa non ha reso ufficiale con il classico comunicato di rito l’accordo con l’ex tecnico del Latina, ma questi ha già diretto il suo primo allenamento presso l’impianto sportivo di località Giovino.
Ai suoi ordini tutta la rosa giallorossa, a parte i febbricitanti Patti e Moccia. Sugli spalti del Poligiovino, un nutrito gruppo di tifosi ha dato il benvenuto al tecnico che nell’ormai lontano 2004 vinse la “Panchina d’Argento” per la promozione in Serie B con l’Arezzo. Il nome di Somma è però legato soprattutto all’Empoli, di cui è stato allenatore dal 2004 al 2006.
Da allora, solo in due occasioni il tecnico ha portato guidato una formazione per una stagione intera, o perché è subentrato a campionato in corso senza poi essere riconfermato per la stagione successiva o perché è stato esonerato prima della conclusione del campionato.
L’ultima esperienza in panchina, infatti, risale al campionato di Serie B scorso, quando, dopo aver preso il posto di Mark Iuliano a Latina il 2 novembre 2015, venne esonerato dal club neroazzurro a fine febbraio 2016.
Somma subentra a Spader dopo che questi, in seguito alla sconfitta casalinga per 3-0 nel derby tra il Catanzaro e il Cosenza, era stato sollevato dall’incarico. Spader, a sua volta, aveva sostituito Erra, esonerato dal ds Preiti ad un paio di settimane dall’inizio del torneo.
E proprio le vicende legate alla panchina, ma soprattutto ad un mancato sostanziale rafforzamento della rosa tramite il mercato sono alla base delle contestazioni che in queste ore stanno montando attorno alla formazione giallorossa e soprattutto attorno alla sua società.
Già gli scontri a suon di comunicati stampa tra il patron Cosentino e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo avevano ulteriormente arroventato una situazione già calda, con i tifosi che imputano a Preiti e a Cosentino la mancanza di un progetto chiaro e stabile.
A rincarare la dose, è arrivato il comunicato stampa firmato “Curva Massimo Capraro” e che sembrerebbe riportare il pensiero di “tutti i gruppi organizzati della Curva”. L’incipit della nota è inequivocabile: «Noi siamo il Catanzaro, Cosentino vattene. Ancora una volta il popolo giallorosso è stato tradito. Catanzaro e tutta la sua tifoseria è stata tradita. Per l’ennesima volta un presidente non degno di una società gloriosa, come l’U.S. Catanzaro 1929, ha calpestato la nostra storia, il nostro blasone, il nostro onore e non per ultimo il nostro orgoglio. Anche quest’anno, strombazzato come l’anno della svolta, è iniziato (e diremmo già concluso) nella maniera peggiore»
La nota poi prosegue: «Cosentino non può e non potrà mai più essere il presidente del nostro amato Catanzaro. Proprio per questo, dopo una riunione avvenuta nei giorni scorsi, tutti i gruppi organizzati della Curva Massimo Capraro hanno deciso di iniziare una contestazione ad oltranza, dura e costante contro questa presidenza, che nulla potrà più fare per redimerci da questo pensiero. Non ci sarà risultato che possa fare cessare la contestazione contro chi non ha mai programmato e mai programmerà nulla di dignitoso e vincente per le nostre Aquile. Si sappia bene che non faremo un passo indietro, non si mollerà di un centimetro, nemmeno davanti a dieci vittorie consecutive, nemmeno davanti ad una impossibile promozione in serie B. D’ora in poi la parola d’ordine, da scandire in casa come in tutti gli stadi d’Italia, sarà una soltanto: Cosentino vattene, Catanzaro non ti vuole».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it