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«No alla chiusura del Centro sclerosi multipla»

COSENZA L’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) di Cosenza, in una nota, esprime «profonda preoccupazione in relazione all’intenzione di cancellare il Centro sclerosi multipla Serra S…

Pubblicato il: 02/09/2016 – 14:09
«No alla chiusura del Centro sclerosi multipla»

COSENZA L’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) di Cosenza, in una nota, esprime «profonda preoccupazione in relazione all’intenzione di cancellare il Centro sclerosi multipla Serra Spiga di Cosenza, che si evince dalla lettura dell’atto aziendale Asp con delibera del 29 agosto 2016». «È un provvedimento gravissimo – è scritto nella nota – che avrà ricadute drammatiche per almeno 400 persone affette dalla sclerosi multipla nella provincia e non solo, pari al 32% della popolazione calabrese colpita da questa malattia. La delibera, di fatto, cancella il Centro che nel precedente atto aziendale risultava Uoc (unità operativa complessa) multidisciplinare di Neurologia per la sclerosi multipla, determinando così l’impossibilità di avere cure appropriate e qualità della presa in carico delle persone con sclerosi multipla. Infatti il Centro, non esistendo più, perderà il proprio accreditamento presso l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e non potrà prescrivere i farmaci ai malati che giornalmente si recano in reparto per ottenere il piano terapeutico e, cosa ancor più grave, per i neo-diagnosticati non sarà più possibile curarsi in maniera tempestiva in virtù della perdita della capacità prescrittiva dei neurologi. Aism è sconcertata da una decisione paradossale che in virtù dei tagli alla spesa della sanità pubblica preferisce sopprimere un fondamentale presidio di valenza nazionale oltre che punto di riferimento regionale per tante famiglie che vivono ogni giorno il problemi causati dalla malattia e dalla disabilità che distruggono i sogni e le aspirazione di una fetta di popolazione attiva nell’età giovani adulti, privilegiando la nascita di unità operative complesse come quelle inserite nell’atto aziendale del 29 agosto. Ci batteremo, e Aism lo fa da sempre, per i diritti a una sanità sostenibile, in tutte le sedi per impedire che venga ratificato l’atto di morte di una eccellenza sanitaria per logiche che non sappiamo definire e che deprime unicamente la dignità delle persone colpite dalla sclerosi».
«Ci appelliamo alla regione Calabria, al presidente Oliverio – conclude la nota – perché non ratifichi il frutto di una decisione incomprensibile che va a colpire oltre la professionalità di 18 operatori formati nella presa in carico della malattia, ma soprattutto le persone malate, con disabilità, le loro famiglie, i volontari che ogni giorno spendono il loro tempo per dare il loro contributo alla lotta alla sclerosi multipla». 

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