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«Il Pd c'è, ma deve essere inclusivo»

LAMEZIA TERME Il Pd in Calabria c’è. E c’è soprattutto una nuova segreteria, strutturata, competente e aperta al dialogo con i territori. È questo, in sintesi, il messaggio principale che Ernesto M…

Pubblicato il: 03/09/2016 – 11:53
«Il Pd c'è, ma deve essere inclusivo»

LAMEZIA TERME Il Pd in Calabria c’è. E c’è soprattutto una nuova segreteria, strutturata, competente e aperta al dialogo con i territori. È questo, in sintesi, il messaggio principale che Ernesto Magorno ha voluto lanciare a tutti i rappresentanti dei circoli calabresi. Un’occasione che il segretario regionale ha voluto cogliere, non solo per presentare ufficialmente la sua squadra, ma anche per cercare di tracciare le linee guida per far ripartire il partito in Calabria.
Discussione, confronto e consapevolezza sembrano essere le parole d’ordine di questa seconda vita del partito in Calabria. A quasi due anni dalla vittoria alle regionali, Magorno vuole ripartire dai circoli, la massima espressione del Pd sul territorio. Vuole in particolare contravvenire a quel forte senso di pessimismo e sfiducia che si respira negli stessi circoli e che nell’incontro di questa mattina è emerso dai vari interventi dei rappresentanti. Realtà, quelle dei circoli appunto, non solo distanti tra di loro ma distanti dagli stessi territori di cui dovrebbero essere portavoce. Addirittura alcuni si dichiarano segretari di circoli virtuali, che esistono solo su una pagina Facebook, senza una sede fisica.
Magorno e i suoi sembrano essere arrivati preparati a tutto questo, e consapevoli delle difficoltà del partito sul territorio, hanno esposto un vero piano di rinascita. Partire da un’analisi delle problematiche, con una sorta di analisi Swot, per cercare di coinvolgere la società per giungere poi alla strutturazione dei vari progetti, che verranno distinti attraverso delle linee tematiche, dettate dalla segreteria stessa: innovazione e infrastrutture, turismo, ambiente e territorio e cultura e inclusione sociale. Qui dovranno entrare in campo due fattori fondamentali, come quello di fare rete tra i vari circoli calabresi e la trasparenza e la visibilità di chi fa che cosa. Ascoltare e soprattutto pianificare insieme, sarà quindi l’obiettivo di quello che secondo Magorno «dovrà diventare un partito inclusivo».
Un incontro necessario, quello di questa mattina a Lamezia, per una situazione, quella del Pd in Calabria, che ha vissuto uno stato di emergenza durato troppo tempo e in cui il partito stesso ha dimostrato di essere figlio di litigi e di lotte intestine. «Ora è il momento buono per superare questa crisi e io voglio essere il segretario di questo nuovo grande partito in Calabria», ha affermato Magorno. Che ha evidenziato soprattuto la necessità di aprire un fronte di discussione tra chi ha un ruolo politico e di collegamento con il Pd nazionale e chi invece amministra direttamente i territori: «Dobbiamo imparare a convivere perché siamo all’interno della stessa organizzazione e ne condividiamo gli stessi valori». Un richiamo a ottemperare ognuno i propri compiti e soprattutto una chiamata alle proprie responsabilità a coloro che hanno sempre criticato il partito. «Sembravano dei turisti in Calabria ma in realtà – ha tuonato il segretario – sono stati i protagonisti del commissariamento del partito nella nostra regione».

Adelia Pantano
redazione@corrierecal.it

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