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«Commissari, bocciate l'Atto aziendale dell'Asp di Cosenza»

COSENZA Le firme coprono praticamente tutto lo spettro delle organizzazioni sindacali della dirigenza del servizio sanitario nazionale. Tutti «stigmatizzano la recente proposta di atto aziendale co…

Pubblicato il: 05/09/2016 – 15:45
«Commissari, bocciate l'Atto aziendale dell'Asp di Cosenza»

COSENZA Le firme coprono praticamente tutto lo spettro delle organizzazioni sindacali della dirigenza del servizio sanitario nazionale. Tutti «stigmatizzano la recente proposta di atto aziendale così per come deliberato dall’Asp di Cosenza». Anaao Assomed, Aaroi-Emac, Fesmed, Cimo, Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Medici, Fvm e Simet precisano, innanzitutto che «l’atto aziendale allegato alla delibera numero 1397 del 29 agosto non è quello inviato alle organizzazioni sindacali della dirigenza e del comparto, al collegio di direzione dell’Asp di Cosenza, nonché al sindaco del capoluogo». E dunque contiene una premessa «falsa, poiché non è mai stato inoltrato per la dovuta informativa».
«Basterebbe questo – spiegano i sindacati in una nota – per chiederne la non approvazione alla struttura commissariale, aggiungiamo che l’Atto aziendale non sottende neanche al presupposto principio di economicità poiché prefigura l’istituzione di nuove strutture aziendali ben oltre i limiti stabiliti dai decreti del commissario ad acta, né osservano le linee guida regionali per l’adozione dei nuovi atti».
Le organizzazioni sindacali non vogliono «sostenere la funzione ragionieristica della contrazione delle strutture, così per come prevista dai Piani di rientro regionali», che definiscono «una dinamica scriteriata» ma, «dalla lettura dell’Atto aziendale dell’Asp di Cosenza destano non poche perplessità l’istituzione di nuove strutture (per la cui creazione si è ricorsi alla duplicazione delle funzioni o ad originali quanto ambigue descrizioni) mentre, di contrappasso, ne sono state elise o declassate altre istituzionalmente previste da norme nazionali e storicamente presenti nell’organizzazione aziendale».
Si tratta di «decisioni sorprendenti e particolarmente allarmanti poiché assunte in totale autonomia decisionale e senza alcun tipo di confronto con gli stakeholder istituzionali. Sostanzialmente – spiegano le sigle sindacali il nuovo atto aziendale prodotto dal vertice dell’Asp di Cosenza tende a legittimare lo spoils system dei dirigenti, meccanismo precluso nel sistema sanitario nazionale, in modo tale da istituire nuove nomine per le quali non è difficile ipotizzare sotto quali forche caudine dovranno passare gli aspiranti. Un contorto meccanismo di potere che nulla a che vedere con l’offerta sanitaria e le esigenze dell’utenza».
«Per capitalizzare al massimo tale logica – le critiche diventano ancora più specifiche – si è giunti a decisioni che destano addirittura ilarità allorquando si sono delineati maggiori e nuovi assetti territoriali per i distretti sanitari, ipotizzando nuove aree addirittura non contigue, vedesi distretto Rende-Rogliano, verosimilmente con l’unico fine di legittimare la rimozione degli attuali direttori di distretto».
Dall’altra parte, invece, «non si è compiuto alcun sforzo per evidenziare e tutelare le peculiarità dell’Asp di Cosenza che per complessità organizzativa ed estensione territoriale, resta ben differente dalle altre aziende sanitarie provinciali».
La richiesta per la struttura commissariale è «di non procedere alla ratifica di quanto proposto, anche con mendaci asserzioni in termini di informativa, al presidente della giunta e alla politica di prendere posizione indipendentemente dallo schieramento di appartenenza, come del resto già avvenuto bipartisan a mezzo stampa in merito alla preconizzata soppressione della struttura destinata alla sclerosi multipla nel nuovo atto aziendale».

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