LAMEZIA TERME Un ritorno alle origini, anzi, ai vecchi tempi, quelli in cui grazie alla Festa dell’Unità, la Sinistra tornava nelle piazze, ritrovava il suo contatto con la gente e con i circoli. Questa è uno degli input della Festa dell’Unità regionale che si terrà a Reggio Calabria dal sette al dieci settembre. Il Pd ha bisogno di riprendersi quelle piazze che le iniziative del Movimento Cinque Stelle minacciano di sottrargli definitivamente. I proclami in questa direzione, nel corso della presentazione dell’evento avvenuta nella sede regionale del Partito democratico a Lamezia Terme, non sono mancati. «Il Pd è l’unico partito che ha il coraggio di andare a dialogare nelle piazze, anche a rischio di affrontare proteste», ha detto il segretario regionale del partito, Ernesto Magorno. Il compito di questa quattro giorni sarà quello di «affrontare e risolvere i problemi» e «riportare la politica tra la gente».
«Il Pd è l’unico partito che sfida le piazze – ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – e questo è un segnale da salutare con favore». Un evento, questa festa dell’Unità che, secondo Falcomatà, «la città aspettava da tanto tempo» e per il quale il primo cittadino non ha esitato a entrare a far parte – «per senso di appartenenza» – del gruppo che si è costituito in consiglio comunale per tale iniziativa. Non solo dibattiti politici, la Festa vedrà anche momenti culturali, come la presentazione di libri e forum tematici. Tra questi, un forum al femminile sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne, argomento vicinissimo agli ultimi fatti di cronaca che hanno visto tristemente protagonista uno dei Comuni della Città metropolitana, Melito Porto Salvo, nel quale una ragazzina di appena 13 anni è stata sottoposta per due anni alle violenze di un branco di nove balordi. Un Comune nel quale, secondo Falcomatà, «è mancata una reazione spontanea della comunità».
Una prova cruciale per il Pd e per Reggio Calabria, la Festa regionale dell’Unità, davanti al partito nazionale. «Vogliamo stare sul palcoscenico nazionale da protagonisti», ha affermato il sindaco identificando l’evento come un sorta di «villaggio democratico» la cui organizzazione si regge su tanti volontari che stanno allestendo l’evento sul lungomare della città.
«Il programma della festa regionale è offerto anche a chi non appartiene alla nostra corrente politica», ha ricordato Giovanni Puccio, segretario regionale dell’organizzazione per il partito. Si parlerà di progetti di riforma che non riguardano solo la riforma costituzionale. «Si parlerà di Europa», ha detto Puccio «e ci saranno concerti per andare incontro alle esigenze dei giovani». Senza spendere troppo, hanno messo le mani avanti dal partito, e tutto pagato grazie all’autofinanziamento.
E per quanto riguarda la coincidenza della festa dell’Unità con le festività mariane? Non una scelta furba, come qualcuno ha malignato, semmai, afferma il sindaco di Reggio; è il risultato della valutazione complessiva tra gli eventi e gli impegni dei partecipanti.
Ma il programma? Ancora, a due giorni dall’evento, non è completo al 100% e sarà reso noto nelle prossime ore.
Si sa che giorno sette ci sarà la presentazione del libro di Agazio Loiero “Lorsignori”, introdotta dal direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni. Nella stessa giornata il giornalista Pietro Bellantoni intervisterà il segretario regionale Ernesto Magorno. L’8 settembre ci sarà un’intervista al sottosegretario Marco Minniti e il 9 sarà la volta, come già annunciato dal Corriere della Calabria, di Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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