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Innovazione, con Tokyo e Palo Alto c'è Cosenza

CERNOBBIO Il centro italiano d’eccellenza per la cybersicurezza? Non è Milano e non è neppure Roma: è Cosenza. Chiedere ai giapponesi di Ntt Data, società quotata al Nikkei che, oltre alle sedi di …

Pubblicato il: 05/09/2016 – 9:28
Innovazione, con Tokyo e Palo Alto c'è Cosenza

CERNOBBIO Il centro italiano d’eccellenza per la cybersicurezza? Non è Milano e non è neppure Roma: è Cosenza. Chiedere ai giapponesi di Ntt Data, società quotata al Nikkei che, oltre alle sedi di Tokyo e Palo Alto, ha scelto di inserire, con un ruolo di primo piano, la città bruzia nel proprio sistema d’innovazione. La storia è raccontata oggi dal quotidiano La Stampa attraverso le parole dell’amministratore delegato di Ntt Data Italia, Walter Ruffinoni, ospite in questi giorni del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «La lungimiranza, fin dalla fondazione della sede in Calabria – spiega –, è stata quella di puntare su competenze distintive: a Cosenza oggi ci occupiamo di Cybersicurezza, di applicazioni per i dispositivi mobili, internet delle cose e robotica».
La scelta parte da lontano, fin da quando la società si chiamava Value Team e aveva scommesso proprio sulle potenzialità del distretto calabrese nel poter attrarre talenti. La vera svolta arriva nel 2011, quando da Tokyo comprano la società investendo più di 200 milioni di euro. «L’Italia – scrive La Stampa – ha un fatturato di 250-300 milioni, insieme a Spagna e Cile è l’unica nazione in cui c’è una quota di mercato sopra il 2%. E Cosenza – tra le sedi di Milano, Roma, Torino, Genova, Pisa, Treviso e Napoli – rappresenta un’élite tecnologica. Il Giappone ci crede visto che continua a investire».
«Due anni e mezzo – fa racconta Ruffinoni – nel centro lavoravano 60 persone, ora sono 192, tra pochi mesi sfonderemo quota 200. L’obiettivo è arrivare a 250».
Ruffinoni
(Walter Ruffinoni)

Secondo l’ad di ntt Data «quello che ha colpito i giapponesi è il mix ottimale tra costo, qualità e creatività. Per dire: rappresentiamo un costo superiore all’India, dove pure abbiamo 13mila persone, ma la qualità di quello che facciamo e la creatività hanno colto nel segno». Al punto che negli ultimi quattro anni l’Italia, «ma di fatto il team di Cosenza», ha sempre vinto il premio per l’innovazione che Tokyo mette in palio per le idee migliori. E ora, continua La Stampa, «tra robot – l’ultimo arrivato è Sota, nato in Giappone per la demenza senile, e che qui stanno convertendo all’italiano e alla domotica –, magliette con sensori, applicazioni per rendere sicuri quegli uffici mobili che sono oggi gli smartphone, Ntt Data diventa una portabandiera del Sud che avanza. Cosenza è diventata un polo d’attrazione non solo per chi abita in zona». Merito anche dell’Università della Calabria, che con Ntt Data lavora da un decennio a stretto contatto, «al punto – aggiunge Ruffinoni – che preparano corsi anche in base alle competenze utili per noi».
A Tokyo sembrano averci preso gusto, tant’è che è già stato dato l’ok per potenziare anche la sede di Napoli. «Sto cercando di posizionare il Sud Italia come eccellenza tecnologica e come polo dove sviluppare tutta una serie di attività in cui serve la competenza linguistica che altrove, penso all’India, non c’è», dice Ruffinoni. A Napoli ora lavorano 40 persone: «In tre anni arriveremo ad avere circa 250 persone anche qui», per portare a 500 il numero di cervelloni «made in Mezzogiorno».

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