Ultimo aggiornamento alle 19:26
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Trasporto pubblico, cinque anni di ritardi

CATANZARO Il progetto è di quelli necessari per il futuro dei trasporti in Calabria. La convenzione stipulata il 15 novembre 2011 fra la Regione Calabria e l’Università della Calabria, è finalizzat…

Pubblicato il: 07/09/2016 – 21:22
Trasporto pubblico, cinque anni di ritardi

CATANZARO Il progetto è di quelli necessari per il futuro dei trasporti in Calabria. La convenzione stipulata il 15 novembre 2011 fra la Regione Calabria e l’Università della Calabria, è finalizzata, fra le altre cose, allo sviluppo di un sistema regionale di infomobilità, attraverso la creazione di un sistema regionale della gestione dei servizi del trasporto pubblico locale. Sapere quali sono i dati reali, quali i servizi offerti. E scoprire se siano adeguati i costi sostenuti dalla Regione per mantenere in piedi lo schema su cui si poggiano i trasferimenti di molti pendolari. Domande fondamentali, visto che dalle casse pubbliche escono centinaia di milioni che mantengono un sistema molto spesso giudicato inadeguato. Sul perché questo progetto non sia mai riuscito a decollare, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione ha interrogato l’assessore ai Trasporti Roberto Musmanno, ex docente dell’Università della Calabria, tra l’altro nel dipartimento che si occupava proprio del progetto sull’infomobilità. La risposta (nella quale, in qualche modo, Musmanno parlava anche di se stesso), a distanza di qualche settimana, è arrivata. E, almeno in parte, conferma le perplessità del consigliere dem. L’assessore, pur sottolineando che «il sistema era già sviluppato in nuce al termine del 2012», sottolinea i «problemi legati alle inadeguate risorse umane per gestire il sistema», che «ne hanno ritardato una piena entrata in funzione». Musmanno spiega che «l’andamento sperimentale della materia» ha imposto una definizione «per gradi successivi, attraverso la sinergica collaborazione della Regione, da una parte, per la definizione dei fabbisogni amministrativi in prospettiva, tenuto conto del carattere sperimentale della certificazione della percorrenza e della verifica dei dati sulla trasmissione». Di fatto i ritardi ci sono. E Guccione li collegava, proprio per evidenziarne la natura, ai costi in gioco. Oltre all’hardware necessario a monitorare spostamenti e dati (il costo complessivo, tra i dispositivi da installare su ogni bus e quelli di riserva è di circa 3,1 milioni di euro), c’è anche un software che fa salire il costo totale a 3,8 milioni, a cui vanno aggiunti 300mila per un software aggiuntivo e i costi legati all’attivazione, anch’essa definita “aggiuntiva” nella convenzione, della bigliettazione elettronica: 1.500 euro per ogni mezzo, per totale di circa 2,8 milioni di euro. Costi che, almeno per il momento, non si sono tradotti in una versione del sistema che sia fruibile ai calabresi. 
L’applicativo software, dice ancora l’assessore, «dispone di tutte le funzioni per l’informazione statica all’utenza (cioè sui programmi di esercizio) e sull’andamento in tempo reale del servizio, attraverso la pagina web dedicata che permette, ad esempio, la visualizzazione in tempo reale del percorso di un determinato bus selezionato dall’utente. Un esempio di tale applicazione, oltre al sito web, è il pannello installato presso l’aerostazione di Lamezia Terme che fornisce informazioni all’utenza sulle prossime corse previste».
Guccione chiedeva poi a che punto fosse l’attivazione del servizio di certificazione. E l’assessore risponde che «solo al termine del mese di giugno scorso, dietro un impulso significativo imposto dall’attuale giunta regionale, si è provveduto al completo caricamento dei dati delle linee del trasporto pubblico locale e la giunta regionale ne ha preso atto con deliberazione n. 238 del 29.08.2016 definendo un percorso di verifica dei dati caricati, al termine del quale potrà essere attivata la certificazione (anche parzialmente per ciascuna linea verificata, in modo da evitare ulteriori rinvii)». Ancora ritardi, insomma. Anche sui dati dei quali la Regione è in possesso, che sono quelli «dal mese di novembre 2014, e dei successivi, pur non essendo gli stessi associati al programma di esercizio. Ad esempio, si evince che a metà del mese di novembre solo 10 aziende su 28 (36%) erano in regola con i requisiti imposti».
Il futuro, secondo Musmanno, vedrà un’accelerazione: la Regione vuole dotarsi di questo sistema anche per rendere più efficiente la spesa nel settore del trasporto pubblico locale. Formerà risorse umane interne per usare e testare il modello. E lavorerà all’ottimizzazione del sito. Ma tanto resta ancora da fare. Un progetto rivoluzionario pensato nel 2011 non è ancora partito. (ppp)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x