di Pietro Bellantoni
4 settembre
MIMMO TALLINI/1
(Consigliere regionale)
«Se Roma rinuncia, il Mezzogiorno è pronto ad accettare la sfida e vincerla. La proposta del sindaco Mario Occhiuto, di far svolgere i giochi olimpici nella Piana di Sibari nel 2024 col coinvolgimento di tutte le aree della Magna Grecia, è di alto spessore e va accolta con entusiasmo».
4 settembre
NICOLA ADAMO
(Ex vicepresidente della Regione)
«Voler coinvolgere il consiglio regionale, attraverso un suo pronunciamento ufficiale, sulla proposta di candidare Sibari, in sostituzione di Roma alle Olimpiadi del 2024, è la prova che il centrodestra non ha niente da dire sulle domande e i bisogni della Calabria reale. Mimmo Tallini definisce la candidatura di Sibari una proposta “entusiasmante e di alto spessore”: roba da brividi. Siamo oltre ogni limite di sopportazione. Quasi quasi era da ritenere più legittima la proposta di assegnare il Nobel per la Pace a Silvio Berlusconi».
4 settembre
GIUSEPPE GIUDICEANDREA
(Consigliere regionale)
Breve dissertazione (su Facebook) sull’arte di gustare il caffè: «Deve esserci qualcosa di sessuale, freudiano e recondito nel rapporto che alcuni (i cosentini sono maestri in questo) hanno con il banco del bar e la loro tazzina da caffè… Quanti sorsi di caffè puoi fare con un caffè, per quanto lungo? Beh, oggi a Lorica ne ho contati nove… Una sola tazza di caffè, nove sorsi… E gli altri ad aspettare le effusioni del bradipo praticamente disteso sul suo (perché forse era suo) bancone del bar…».
5 settembre
MARILINA INTRIERI
(Ex parlamentare)
L’ex candidata a sindaco Rosanna Barbieri critica la nomina di Gaetani a presidente di Akrea? «Pensavo che la Barbieri, con ben 4mila voti in meno e l’8% in meno delle liste che la supportavano al primo turno, avesse preso atto di un voto contro di lei della città, invece di straparlare inopportunamente di possibili debiti elettorali pagati da qualcuno che ha rinunciato al promesso rinnovamento della pubblica amministrazione».
5 settembre
MIMMO TALLINI/2
«Asserire che la mia proposta sia rozza, provinciale e frutto di ignoranza, in quanto tecnicamente impraticabile, è quanto meno una caduta di stile, che evidenzia un nervosismo che genera equivoci e dimostra che Adamo, forse ancora frastornato per la batosta subita a Cosenza nel recente voto amministrativo, sottovaluta la nostra intelligenza».
5 settembre
ENZO BRUNO
(Presidente Provincia di Catanzaro)
«Il riconoscimento di Catanzaro nel suo ruolo di capoluogo di Regione, che forse più di Reggio Calabria avrebbe potuto configurarsi come Città metropolitana Catanzaro-Lamezia, merita un giusto supporto economico-finanziario». Boia chi molla inverso.
7 settembre
MICHELE TREMATERRA
(Ex assessore regionale)
«Fare il saluto fascista nello stadio di Tel Aviv dimostra che la mamma degli imbecilli è sempre incinta e che in questi casi l’aborto sarebbe terapeutico!».
9 settembre
MICHELE CONIA
(Sindaco di Cinquefrondi)
«Mi dispiace deludere quegli educatissimi e dolcissimi signori che stanno diffondendo in giro la voce che io mi sia dimesso, non lascerei mai la barca nel momento di difficoltà (anche se non provocato da me). Ringrazio le due persone (amici) che preoccupate mi hanno chiamato per avere notizie. Gli sciacalli non vinceranno mai e risponderanno alla coscienza altrui, visto che loro non la hanno».
9 settembre
MARIO OLIVERIO
(Governatore della Calabria)
«È evidente che Abramo dà segni di grande smarrimento se si avventura in affermazioni prive di qualsiasi fondamento e volte a mistificare la realtà, a confondere le acque. Non c’è alcun dubbio sull’interesse prioritario mio e della mia giunta per la città di Catanzaro e non certo per rispondere alle sollecitazioni di Abramo o di altri, ma per il senso di responsabilità verso il territorio che anima questa amministrazione».
9 settembre
SERGIO ABRAMO
(Sindaco di Catanzaro)
«Se tutto fosse a posto, se Catanzaro ricevesse la giusta attenzione dalla Regione che bisogno avrebbe il presidente Bruno, dello stesso partito di Oliverio, a sollecitare una legge speciale? Ho colto anche nelle dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco del Pd catanzarese un’insofferenza verso la “marginalità” che al capoluogo viene assegnata dalle politiche regionali. Non è un malessere che appartiene al sindaco, è un malessere generale che il presidente Oliverio alimenta, con le sue stizzite e nervose repliche, invece di cercare di comprenderlo e trovare rimedi».
9 settembre
ANTONIO MARZIALE
(Garante regionale dell’infanzia)
Con Francesca Cipriani. La tutela dei minori può esplicitarsi in diverse “forme”.
x
x