VIBO VALENTIA Le Procure della Repubblica di Vibo Valentia e di Palmi hanno emesso l’avviso di conclusione delle indagini, condotte per alcuni mesi sulla base dell’attività investigativa della Divisione di Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione della Questura di Vibo Valentia, nei confronti di alcune persone che avevano chiesto il rilascio della licenza di porto di fucile. Nelle indagini che si sono concluse sono coinvolti anche pubblici ufficiali in servizio nelle sezioni di tiro a segno nazionale di Palmi e Roccella Jonica. Dall’attività d’indagine, in particolare, secondo quanto riferiscono gli investigatori, sono emersi «gravi e concordanti indizi di reità» a carico delle persone coinvolte, responsabili, a vario titolo, di falsità ideologica, uso di atti falsi e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri ed altri reati. Gli indagati, secondo l’accusa, hanno utilizzato diplomi di idoneità al maneggio delle armi, necessari per ottenere il rilascio della licenza di porto di fucile, in cui era falsamente attestata l’effettuazione di prove pratiche di tiro con armi da fuoco. Le indagini hanno consentito anche di accertare «condotte di reato gravi e continuate» da parte di pubblici ufficiali in servizio nelle sezioni di tiro a segno di Palmi e Roccella, accusati di aver redatto i certificati oggetto d’indagine viziati da falsità e, in taluni casi, di avere distrutto atti pubblici.
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