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LEGA PRO | Il Cosenza ricomincia da tre

Il Cosenza ricomincia da tre. Dopo le tre sberle rifilate nello storico derby di Catanzaro e le due brutte sconfitte rimediate con Taranto e Matera, i lupi tornano alla vittoria contro il Melfi gra…

Pubblicato il: 14/09/2016 – 19:57
LEGA PRO | Il Cosenza ricomincia da tre

Il Cosenza ricomincia da tre. Dopo le tre sberle rifilate nello storico derby di Catanzaro e le due brutte sconfitte rimediate con Taranto e Matera, i lupi tornano alla vittoria contro il Melfi grazie ad un altro tre a zero tondo tondo che rincuora i supporter e l’ambiente. Il destino dell’incontro si decide nella prima frazione di gioco ma non tutto è filato liscio. Difatti, la sfida, non era iniziata nel migliore dei modi per i rossoblu. Male, malissimo i primi venti minuti del match. Melfi provinciale terribile e silani in affanno. Il dark side della squadra di Roselli sembra prendere nuovamente il sopravvento come nelle ultime giornate di campionato. Gioco assente, squadra poco propositiva, difesa sbadata. Tant’è che Perina deve evitare lo svantaggio con un doppio intervento prodigioso già al secondo minuto di gara. Fischi dalle tribune e brividi freddi per gli appassionati (pochini) di fede bruzia. E’ Statella a restituire slancio e fiducia al Cosenza ribadendo a rete un cross teso servito da Cavallaro al 18′. Trascorrono neanche dieci minuti e al 26′ l’uomo boa Gambino si avventa su un pallone carambolato in area lucana per firmare lo score dei marcatori. Ma è la terza segnatura a mettere ko i gialloverdi di mister Romaniello: Mungo, al 30′, batte a sorpresa una punizione dalla trequarti, Cavallaro trova il corridoio giusto e fredda il pipelet avversario Gragnaniello. Un quarto d’ora per far svanire l’incubo. Eppure è il Melfi imbottito di giovani promesse e giocatori di categoria a tentare sempre di macinare gioco. I lupi, bravi a sfruttare gli spazi, colpiscono con ripartenze killer. Il secondo tempo si svolge sulla falsariga del primo. Perina deve ancora sporcarsi i guanti ma sono sempre i suoi compagni di squadra che si rendono pericolosi negli spazi concessi dai lucani protesi verso il goal della bandiera. In particolare Cavallaro -che finalmente ricorda di essere un giocatore capace di fare la differenza- ancora protagonista con un salvataggio sulla linea ed il giovanissimo Appiah che rischia di siglare per ben due volte il poker di testa. Bene anche Mungo e Statella. Insomma, pratica Melfi archiviata ma c’è ancora un altro sussulto. I boati non sono soltanto quelli dei tre goal. Gli ultrà del gruppo Anni ’80 fanno vibrare lo stadio coi cori di protesta rivolti alla paventata ipotesi di ergere nuove strutture divisorie fra gli spalti ed il rettangolo verde (“Il Marulla come Alcatraz” si legge su uno striscione) in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Italia dove le barriere vengono invece abbattute con esempi anche nella stessa Lega Pro. Se ne riparlerà domani pomeriggio in un incontro convocato dagli ultrà alla presenza del sindaco di Cosenza e del patron rossoblu Guarascio. Intanto domenica si profila un nuovo derby casalingo con la Vibonese, formazione ripescata quest’estate.

edo. tri.

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