CATANZARO È arrivata la risposta del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo alla richiesta dei consiglieri di minoranza Vincenzo Capellupo, Sergio Costanzo, Antonio Giglio e Roberto Guerriero in merito alla cosiddetta “guerra dei supermercati”. Nei giorni scorsi, i consiglieri avevano richiesto che il primo cittadino relazionasse davanti alla commissione urbanistica riunita in seduta pubblica affinché la città fosse informata. Oggi – informano con una nota congiunta i consiglieri di minoranza – il sindaco rigetta l’istanza, quindi non si presenterà né in commissione né in consiglio comunale per informare l’assise cittadina della vicenda.
La risposta negativa, inutile dirlo, ha indispettito e non poco i consiglieri di minoranza: «[…]a quella richiesta – scrivono – ha risposto il Sindaco Abramo o meglio dovremmo dire il Ponzio Pilato del comune di Catanzaro con una lettera di poche righe da lui firmata. Non una relazione, non una ricostruzione della vicenda o un tentativo di sottrarre il Comune dagli enormi pregiudizi di credibilità pubblica o economici come accadrebbe se le parti in campo facessero richiesta di risarcimento danni contro il comportamento, diciamo strano, del Comune. Poche righe: “La trattazione pubblica dell’argomento fra l’altro a carattere esclusivamente gestionale potrebbe compromettere l’attività difensiva dell’Ente attualmente affidata ad avvocato esterno”. Stupefacente. Una risposta vergognosa. Per due anni il Comune ha fatto tutto ed il contrario di tutto, prima in una direzione, poi in una altra, avviando una guerra tra settori, tra imprenditori, rispondendo a non si capisce quale logica tecnica o politica, spendendo risorse pubbliche per consulenze esterne legali, mettendo a rischio la credibilità e l’immagine del rapporto tra amministrazione e cittadino. Ed ora il Sindaco ovvero il responsabile politico dell’Amministrazione che nomina e assegna ruoli ai dirigenti se ne lava le mani e si tira fuori. È quello che ha fatto fino ad ora? Come si è comportato fino ad ora il sindaco Abramo e la sua amministrazione? I suoi dirigenti? Possibile che nessuno sia mai responsabile? Possibile che il sindaco faccia sempre finta di non sapere nulla? La politica ed i tecnici hanno vissuto due anni di bipolarismo e questo appare evidente agli occhi dei catanzaresi».
L’attacco ad Abramo da parte della minoranza solleva anche dubbi su eventuali paure del sindaco derivanti dalla possibilità di discussione pubblica sui fatti: «Aggiungiamo che per la discussione su Giovino, nonostante ci fosse in corso un giudizio di fronte al Tar, è stato possibile fare una commissione pubblica nella sala del Consiglio comunale mentre sulla vicenda delle nuove attività commerciali c’è un blocco. Perché? Quali paure? Quali interessi si nascondono dietro questo blocco? La città deve sapere e per questo noi Consiglieri comunali andremo avanti contro questa pessima amministrazione, questa assenza di trasparenza, queste omissioni e questa lesione ripetuta delle prerogative dei rappresentanti eletti e dei diritti dei cittadini».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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