«Le polemiche di queste ore sulla Sanità rafforzano sempre di più l’idea che questa è una partita decisiva per il rilancio ed il riscatto della Calabria. E mentre ogni giorno emergono situazioni impensabili al limite dell’incredibile si rafforza in me anche il convincimento che così non si può più andare avanti. I casi sono due: o Mario Oliverio – uomo solido e di grandi passioni politiche e civili – chiude quanto prima il dipartimento regionale che in modo quasi beffardo si chiama Tutela della salute e politiche sanitarie, oppure deve andare a Roma ad incatenarsi davanti al Ministero della Salute fino a quando non verranno revocati i Commissari. Tertium non datur!». È quanto afferma in una nota il senatore Paolo Naccarato, che aggiunge: «Il perpetrarsi di questa diarchia produce un insopportabile andazzo sull’organizzazione della Sanità in Calabria che ricade prevalentemente sulla pelle dei pazienti e che deve finire al più presto. Anzi mi chiedo cosa aspetta il Pd a battere davvero un colpo su questo decisivo tema che non appaia solo propaganda? In definitiva la partita è tutta in casa loro a Roma come in Calabria con governi di diretta emanazione. Ancor più dopo i solenni e reiterati impegni, anche recenti, assunti da massimi esponenti regionali del Pd bisogna agire con atti formali, rapidi ed inequivoci». «E se non si riesce ad ottenere dal Governo nazionale il decreto di revoca dei Commissari (magari anche per merito delle rassicurazioni private di taluni esponenti politici locali che a parole minacciano fuoco e fiamme in pubblico ma poi alzano prontamente la cornetta del telefono e danno rassicurazioni ai destinatari..sic!.) la Regione deve provvedere – aggiunge Naccarato – a spogliarsi completamente e unilateralmente della materia e trasferire compiti e funzioni del Dipartimento ai Commissari medesimi che godono della fiducia del Governo ma che – fino a prova contraria – chiaramente non riscuotono la fiducia di Mario Oliverio, della sua giunta e dello stesso segretario regionale del Pd Ernesto Magorno come ha più volte dichiarato con estrema nettezza. Almeno si mette un punto fermo – conclude Naccarato – e la si smette di far finta di nulla girandosi dall’altra parte in attesa di tempi migliori…mentre i soliti noti continuano a farsi i loro comodi, sottraendo risorse preziose ad una Sanità migliore per tutti i cittadini che hanno diritto in primo luogo a curarsi bene in Calabria».
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