«Sisma, le scuole non a norma vanno chiuse»

VIBO VALENTIA L’esposto è indirizzato è indirizzato a tutte le autorità che devono tutelare sulla sicurezza e la salute pubblica: prefetto, sindaco, procuratore della Repubblica, comandante dei Vigili del fuoco e dirigente scolastico. A firmarlo Luciano Gagliardi, attivista dell’associazione “Compresi gli Ultimi” e, soprattutto, genitore di una bambina che frequenta il plesso scolastico Murmura/Trentacapilli di via S.Aloe, a Vibo. Accompagnando la figlia in classe lo scorso 14 settembre, Gagliardi ha notato che «alcuni corridoi interni, proprio di fronte alle classi della primaria, erano interdetti al transito per metà nel senso della lunghezza, tramite una serie di banchi scolastici cui era legato del nastro bianco e rosso, l’intonaco dei soffitti al di sopra della zona interdetta era in pessime condizioni». Preoccupato per la cosa il genitore ha segnalato il fatto ai vigili del fuoco, che infatti sono intervenuti per un sopralluogo il giorno seguente. «Fortunatamente, già dal giorno successivo al sopralluogo dei vigili del fuoco, ho notato che il nastro bianco e rosso era sparito e i soffitti risultavano intonacati di fresco. Sempre la mattina del 14 settembre – prosegue il racconto di Gagliardi – mi sono quindi recato presso l’ufficio tecnico del Comune di Vibo Valentia dove ho parlato con l’attuale ingegnera responsabile del settore edilizia pubblica alla quale ho chiesto se la scuola Murmura/Trentacapilli rispettasse la vigente normativa antisismica, ma lei mi ha detto che si è insediata in quel ruolo da meno di una settimana e perciò non sapeva ancora darmi una risposta. Le ho quindi chiesto chi ricoprisse prima di lei quell’incarico e lei mi ha indirizzato all’architetto Decembrini, nel cui ufficio ho potuto conferire in sua presenza anche con l’attuale assessore ai lavori pubblici che mi ha spiegato che attualmente il comune ha incaricato un ingegnere dell’Unical, mi pare si chiami ing.Porco, per adeguare le scuole vibonesi alle norme antisismiche, dato che attualmente non solo la scuola Murmura/Trentacapilli ma pure le altre, sembrerebbero non essere in regola con tali importanti normative».
Lunedì 19, poi, al momento di accompagnare la figlia il genitore ha notato che «all’interno della scuola vi erano dei calcinacci in terra e che il soffitto, in un punto diverso da quello in cui erano state effettuate le riparazioni oggetto della mia prima segnalazione, risultava privo di intonaco i cui residui si trovavano per terra. Tale circostanza – aggiunge Gagliardi – è stata puntualmente verificata intorno alle ore 9 odierne dai vigili del fuoco, di cui avevo chiesto telefonicamente l’intervento, che, dopo avermi identificato e ascoltato, hanno pure scattato delle foto».
La «fortissima preoccupazione» nasce dal fatto che ho pensato la caduta dell’intonaco potrebbe essersi verificata a causa del terremoto registrato ieri notte nel Lametino, le cui scosse sono state avvertite anche a Vibo Valentia. Alla luce di tutto ciò Gagliardi chiede quindi alle autorità competenti di «disporre con urgenza la chiusura in via preventiva delle scuole che non risultino in regola con le norme antisismiche del 2008 (mi riferisco alle nuove norme tecniche per le costruzioni scaturite dal decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 – Suppl. Ordinario n. 30) per adeguarle con la massima urgenza alle leggi vigenti al fine di scongiurare possibili catastrofi e garantire così il diritto costituzionale all’istruzione in condizioni di sicurezza».