REGGIO CALABRIA «Il fenomeno della violenza, sia fisica che psicologica, a danno di bambini e adolescenti in età minorile ha assunto negli ultimi anni proporzioni veramente allarmanti sia a livello locale che nazionale e tale da non poter essere più osservato nel suo autonomo svilupparsi o ad iniziative isolate e sporadiche nel tempo. Osservando ed analizzando i messaggi che arrivano dai media in ogni occasione di eventi del genere non si può fare a meno di rilevare come la prevalente attenzione dei massaggi si concentrino sulla vittima di violenza o di abuso. È evidente e fuori discussione che qui non si vuole minimamente mettere in discussione il libero esercizio del diritto di cronaca da parte di giornalisti ed editori, quanto porre la questione dell’effetto che il messaggio ripetuto, concentrato e diffuso, avendo, come si diceva sopra prevalentemente ad oggetto le dinamiche, i fatti, la vita privata e familiare della vittima». È quanto affermna in una nota il presidente del Co.re.com. Calabria, Giuseppe Rotta, che annuncia che l’organismo da lui guidato ha attivato il servizio di segnalazione degli abusi sui minori.
«Questo tipo di messaggio – prosegue Rotta – produce, per una complessa consequenzialità ampiamente studiata e conosciuta dagli esperti del settore non solo l’effetto di spostare l’attenzione dell’informazione che l’impatto emotivo sulla vittima, la quale si trova a dover prolungare nel tempo, spesso con conseguenze drammatiche, il confronto con I propri drammi interiori e con il contesto sociale in cui si trova a dover convivere. In tutto questo quasi scompare la figura di chi ha agito la violenza, si tratti di singoli o di gruppi, scompare quasi del tutto il contesto sociale e familiare del o dei colpevoli della violenza (ovviamente avendo sempre riguardo alla presunzione di innocenza nei casi che finiscono davanti all’Autorità Giudiziaria)».
«Chi ha commesso la violenza viene cristallizzato unicamente come soggetto da condannare o in attesa di giudizio, le sue dinamiche psicologiche, sociali ed ambientali spesso vengono riportate marginalmente nella narrazione dell’abuso. È necessaria, a mio avviso, una maggiore attenzione e riflessione su questo fenomeno da parte degli operatori dell’informazione affinché si delinei un messaggio consapevole di condanna della violenza e dell’abuso. Sul piano operativo, avendo il Co.re.com. una competenza specifica nel monitoraggio di questi fenomeni, è stato istituito un canale di segnalazione – conclude Rotta – rivolto non solo ai singoli ma anche alle famiglie, alle istituzioni scolastiche ed alle associazioni che operano nel settore, i quali potranno segnalare fatti (che saranno coperti dalla più assoluta riservatezza nel rispetto delle norme sulla privacy) collegandosi al sito del Co.re.com. Calabria (http://corecom.consrc.it/) dove è attivo un banner per accedere alla segnalazione».
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