CATANZARO Qualcosa si muove sul tema del nuovo ospedale di Catanzaro. Nella mattinata di martedì, il governatore Oliverio ha incontrato il sindaco Sergio Abramo per fare il punto della situazione. Alla riunione tenutasi al decimo piano della cittadella regionale hanno preso parte Franco Pacenza, delegato del governatore per la Sanità, il dg del dipartimento Tutela della salute Riccardo Fatarella, il suo omologo del dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici Domenico Pallaria, il dg dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” Giuseppe Panella e i consiglieri regionali Arturo Bova ed Enzo Ciconte.
Il governatore ha introdotto l’argomento con il sindaco, con una puntualizzazione non di secondaria importanza: «Volutamente – ha esordito – in questi mesi mi sono tenuto fuori dalle polemiche, anche se avrei potuto prendervi parte: il nuovo ospedale di Catanzaro è da anni che è inserito nel novero dei nuovi ospedali regionali, eppure per gli altri tre (Vibo Valentia, Sibari e Gioia Tauro, ndr) sono state esperite le gare d’appalto e si sta completando l’iter autorizzativo per l’apertura dei cantieri mentre per quello di Catanzaro non si è attivato alcun procedimento, anzi è agli atti formale nota del ministero dell’Economia che già nel 2012 riteneva decaduti i vincoli dell’Accordo di programma del 2007, a causa dell’eccessivo tempo trascorso». Un messaggio neanche tanto velato indirizzato alle responsabilità del Comune, insomma.
L’incontro odierno è arrivato dopo una serie di approfondimenti tecnico-finanziari svolti dalla Regione e azienda ospedaliera nei giorni scorsi ed è stata l’occasione per Oliverio di riaffermare come «l’integrazione tra ospedale “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini” deve rappresentare una grande opportunità» ma anche che «la stessa azione dei commissari ad acta è stata in questi mesi approssimativa e con uno spirito annessionistico, provocando ulteriori ritardi».
Quanto agli aspetti finanziari del progetto, Oliverio ha confermato che per il nuovo ospedale del capoluogo di regione, sono disponibili circa 120 milioni di euro di fondi pubblici (59 dello Stato e 61 regionali), mentre con la nascita del Patto per la Calabria, grazie al project financing, saranno disponibili altri 60 milioni di fondi privati, per un totale di 180 milioni di euro.
Nel corso degli ultimi mesi, la discussione sul nuovo ospedale di Catanzaro si è incentrata soprattutto sulla sede che questo dovrà occupare, tra comitati di cittadini schierati in difesa della vecchia struttura del “Pugliese” e le intenzioni di Regione e commissari per il Piano di rientro sanitario votate verso un nuovo e moderno polo sanitario nei pressi dell’attuale Policlinico universitario nel quartiere Germaneto. Quest’ultima è la soluzione che, tra le righe, auspica lo stesso Oliverio che, nel parlare di nuovo ospedale di Catanzaro, fa sempre riferimento all’esigenza che questo sia un vero e proprio hub sanitario regionale, in grado quindi di garantire non solo assistenza a Catanzaro e provincia, ma a tutto il territorio calabrese. Da qui l’esigenza di localizzarlo in un’area facilmente raggiungibile da tutta la regione.
Ma prima di dare il via a progetti per la nuova struttura, il governatore ha chiarito: «Così come abbiamo inteso procede per Cosenza, anche a Catanzaro vogliamo avviare un iter che passi da uno studio di fattibilità serio, in grado di fornire dati importanti sulla giusta localizzazione dell’ospedale».
Il primo passo, quindi, sarà quello della stipula della convenzione tra Regione e azienda ospedaliera perché si attivino le procedure per lo studio di fattibilità.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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