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Calabria Verde, in manette dirigenti, funzionari e consulenti – I NOMI

CATANZARO I finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno eseguito stamani cinque misure cautelari – quattro arresti …

Pubblicato il: 21/09/2016 – 6:40
Calabria Verde, in manette dirigenti, funzionari e consulenti – I NOMI

CATANZARO I finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno eseguito stamani cinque misure cautelari – quattro arresti ed una misura interdittiva – nei confronti di dirigenti, funzionari e consulenti della società “Calabria verde”, ente strumentale della Regione che ha accorpato l’ex Afor e le ex Comunità montane. I cinque sono indagati, a vario titolo, per peculato, minacce e violenza privata, falso ideologico. L’inchiesta mira ad accertare presunte distrazioni di fondi della società, utilizzati a scopi diversi da quelli previsti. In particolare riguarderebbe l’uso di fondi comunitari destinati all’acquisto di mezzi antincendio boschivi, alla gestione del rischio idrogeologico e a consulenze esterne. 

I NOMI Le misure cautelari in carcere riguardano Paolo Furgiuele (ex direttore generale) e Alfredo Allevato (dirigente del settore 3). Arresti domiciliari per Marco Mellace, dirigente dell’economato. Per l’ex dirigente Antonio Errigo (che ricopre la carica di commissario del Parco regionale delle Serre) è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici. Obbligo di dimora, infine, per l’agrotecnico Gennarino Magnone (consulente esterno).

INDAGINE CHE DURA DA MESI Già nei mesi scorsi il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro aveva acquisito, nella sede di “Calabria Verde”, la rendicontazione relativa all’utilizzo dei fondi Por Calabria 2007-2013, compresi gli stati di avanzamento dei lavori, relativi agli interventi di messa in sicurezza degli alvei dei fiumi e per la mitigazione del rischio frane. L’acquisizione era stata fatta su delega del pm della Procura della Repubblica di Catanzaro, Alessandro Prontera, che stava conducendo un’inchiesta per accertare presunti illeciti nella gestione di “Calabria verde”. La Procura voleva accertare, in particolare, se le somme erogate con i fondi Por fossero state utilizzate effettivamente per gli scopi cui erano destinate. Il sospetto, infatti, era che i fondi che dovevano servire per la messa in sicurezza degli alvei dei fiumi siano serviti, in realtà, per soddisfare altre esigenze, come, per esempio, il pagamento degli stipendi al personale.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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