CATANZARO Andranno a processo l’ex assessore regionale ai lavori pubblici Pino Gentile (attuale vicepresidente del consiglio regionale in quota Ncd), Domenico Pallaria, direttore generale dei dipartimenti Lavori pubblici e Ambiente all’epoca dei fatti, i dirigenti Antonio Capristo, Filippo Arillotta e Giovanni Laganà, dirigente generale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici. Lo ha stabilito il gup del tribunale di Catanzaro che, nel corso dell’udienza preliminare di mercoledì, ne ha disposto il rinvio a giudizio. Per gli imputati le accuse sono, a vario titolo, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. L’inchiesta riguarda la vicenda dell’annullamento di un “Bando di concorso per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione o in proprietà” effettuato nel periodo in cui Pino Gentile era assessore ai Lavori pubblici nella giunta Scopelliti. Il bando annullato era stato emanato dalla precedente giunta Loiero ma, secondo i nuovi amministratori regionali, presentava numerose criticità. La delibera in questione, che annullava il bando della precedente giunta, era la 474/2010, mancava del parere del dirigente di settore e sarebbe stata adottata in assenza di istruttoria, senza esplicitare le ragioni di urgenza e i poteri avocativi dell’organo rappresentativo. Un nuovo bando sull’edilizia veniva poi approvato da Capristo e Laganà, adottando una successiva integrazione volta a «procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale a talune imprese cooperative concorrenti».
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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