Nicotera, chiesto lo scioglimento. Il Pd contro il sindaco: «Si dimetta»

VIBO VALENTIA «Le immediate dimissioni di Franco Pagano dalla carica di primo cittadino di Nicotera sono un atto ineludibile e necessario: le sue ultime dichiarazioni, rilasciate agli organi di stampa, sono di una gravità inaudita e non sono in alcun modo conciliabili con una carica pubblica». Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono il segretario provinciale del Pd vibonese, Enzo Insardà, e il segretario regionale Ernesto Magorno. «C’è, infatti, da rabbrividire nel momento in cui afferma davanti alle telecamere di Rai 3 Calabria – proseguono i due – che “I Mancuso hanno cose più importanti da fare che non pensare all’organizzazione di un matrimonio”. Quasi a voler accreditare nell’immaginario collettivo che una delle cosche più potenti al mondo possa svolgere una qualche attività di valore, da classificare in una scala di importanza».
«Non bastasse la vicenda opaca – aggiungono Magorno e Insardà – legata al matrimonio, oggi abbiamo assistito a bocca aperta alle dichiarazioni di un primo cittadino che, evidentemente, non comprende il valore della sua carica, ovvero di essere un rappresentante dello Stato che ha il dovere non solo di fare piena chiarezza sulla vicenda ma anche di alzare una paratia ferma e granitica contro una cosca di ‘ndrangheta. E, invece, l’attuale sindaco di Nicotera – concludono i due esponenti del Pd – si spinge in commenti fuori luogo, incompatibili con la sua funzione di primo cittadino e di rappresentante di un’intera comunità. Siamo certi che la Procura e la Dda faranno luce sull’accaduto ma nel frattempo c’è un dato politico, ovvero la necessità di porre un primo punto sulla vicenda, restituendo spazio ai cittadini onesti e laboriosi di Nicotera».

LA PREFETTURA CHIEDE LO SCIOGLIMENTO Intanto, dopo i il lavoro ispettivo svolto dalla commissione d’accesso agli atti inviata al Comune il primo febbraio scorso, la Prefettura di Vibo ha inviato al Viminale una relazione sull’attività amministrativa dell’ente con cui chiede lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Se il ministro dell’Interno Alfano dovesse accogliere la richieste e il Consiglio dei ministri dovesse deliberare in tal senso, per Nicotera si tratterebbe, dopo quelli del 2015 e del 2010, del terzo scioglimento negli ultimi undici anni.