REGGIO CALABRIA «Tra il gennaio e il febbraio 2017 saranno aperti i cantieri per il nuovo ospedale della Sibaritide». Lo ha affermato oggi in consiglio regionale il governatore Mario Oliverio. Il presidente della Regione, durante il question time, ha anche spiegato i motivi che hanno causato i ritardi relativi alla costruzione dei tre nuovi ospedali calabresi. «Tre situazioni diverse tra loro», ha specificato Oliverio. L’iter per gli ospedali della Piana e della Sibaritide è stato rallentato dalle procedure fallimentari e dall’interdittiva antimafia che hanno interessato le imprese aggiudicatarie. «Per l’ospedale della Sibaritide – ha chiarito il governatore – il progetto definitivo è già stato depositato e tra pochi giorni dovrebbe svolgersi la conferenza dei servizi, alla quale seguirà la progettazione esecutiva. Contiamo di far partire i cantieri tra gennaio e febbraio».
«Per quanto riguarda l’ospedale della Piana – ha aggiunto Oliverio – siamo in attesa che il ministero dell’Interno si pronunci affinché si possa procedere alla costituzione del Protocollo di legalità, necessario per lo sblocco delle gare, come gia avvenuto per gli ospedali di Vibo e della Sibaritide. Siamo sicuri che non ci saranno impedimenti».
«Le difficoltà relative all’ospedale di Vibo – ha continuato Oliverio – riguardano problemi di carattere sismo-geologici. I rallentamenti sono dovuti agli interventi messi in atto per garantire la sicurezza del sito».
«Tutte queste traversie – ha concluso il presidente della Regione – hanno contribuito a determinare i ritardi, ma oggi siamo nelle condizioni di dire che queste difficoltà sono superate».
I DANNI DELL’ALLUVIONE 2015 «Durante uno dei prossimi Consigli dei ministri verranno assunti i provvedimenti necessari per il pagamento dei danni subiti dai Comuni della Sibaritide dopo l’alluvione dell’agosto 2015». Lo ha dichiarato in consiglio regionale il governatore della Calabria, Mario Oliverio, in risposta a un’interrogazione del consigliere Giuseppe Graziano. Oliverio ha riferito in aula circa le rassicurazioni avute in tal senso dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Il 28 luglio scorso il Consiglio dei ministri aveva approvato una delibera con la quale venivano assegnati fondi pari a 800 milioni a 40 Comuni richiedenti su un totale di 49. Tra gli esclusi figuravano i Comuni di Rossano, Corigliano e Crosia, nonostante fosse inizialmente previsto un contributo di un milione e 800mila euro.
«”VALLE LAO” COMMISSARIATO PER LE IRREGOLARITÀ DI GRAVINA» «Il commissariamento del Consorzio di bonifica “Valle Lao” è dovuto alle irregolarità commesse dal presidente Davide Gravina». È quanto dichiarato dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel corso della seduta del consiglio regionale. Oliverio ha ricordato che il commissariamento è contemplato dalla legge regionale 11 del 2003 in caso di «gravi violazioni di legge». Gravina, ha chiarito Oliverio, avrebbe licenziato ingiustamente alcuni dipendenti, reintegrati lo scorso luglio dalla sezione civile del Tribunale di Paola. Gravina, inoltre – ha aggiunto il governatore -, avrebbe «approvato diverse delibere senza i necessari visti di regolarità contabile».
p. bel.
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