Di Calabria si è interessato finanche Flavio Briatore non perché abbia sposato la bella Elisabetta Gregoraci di Soverato, da cui è nato il piccolo Falco. Intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato perché non aveva parlato bene della Puglia turistica, aggiungendo però che se ci sono due regioni che potrebbero «attrarre frotte di danarosi» queste sono la Calabria e la Sardegna. Se i sardi, ha detto, vogliono fare i pastori, in Calabria è anche peggio. «…non trovi un posto dove far scendere un gommone. Quando ho fatto il viaggio di nozze sono arrivati talmente in tanti su una specie di pontile, che sono caduti in mare!». L’ex manager della Formula 1, imprenditore con l’hobby del lusso (ma anche delle belle donne) pare che in Puglia abbia scontentato tutti (ogni parola che dice viene ripresa o dai giornali o dalle riviste patinate), in compenso però è riuscito a realizzare il suo ultimo investimento, un Twiga, cioè un elegante beach club, che sarà aperto per la prossima estate.
E così dopo Versilia, Montecarlo, Dubai e Londra, Briatore sbarca nel Sud d’Italia. A suo parere i ricchi – e lui, evidentemente se ne intende – vogliono spiagge organizzate, strutture per divertirsi, movida fatta bene. Se ne fregano – bontà sua – di prati e musei!
Briatore al Corriere ha anche detto che «ll turismo di cultura prende sempre la fascia bassa e a chi prova ad obiettare che chi ha disponibilità economiche è una fetta ridotta, ha risposto che i ricchi sono quelli che lasciano più soldi». Insomma per il marito di Ely, il turismo degli yacht è il più ricco, un’imbarcazione di 60-70 metri spende 25 o 30mila euro al giorno, cosa che nessuno farà mai. Insomma tanti porti e megalberghi, altro che pensioncine Mariuccia!
Ad Otranto Briatore è stato contestato, perché i pugliesi si sono detti a favore di un turismo eco-sostenibile e non per altre strutture sul mare, come il twiga. Qualcuno, però si è schierato dalla sua parte, soprattutto coloro i quali si sono fatti convincere dal giro di danaro che le sue strutture muovono con gli alberghi di lusso.
Insomma Briatore è convinto di quel che ha detto, visto che il “Billionaire” in Sardegna gli ha portato fortuna, adesso ne sta costruendo altri, tra cui uno nel Mezzogiorno. Ma perché non ha provato a costruire un complesso di tutto rispetto anche in Calabria, visto che suo figlio Falco è mezzo calabrese? È vero che ad Otranto ha trovato soci di tutto rilievo, ma in Calabria ha provato? E se fosse un delegato del presidente Oliverio a prendere contatti con lui senza spendere migliaia e migliaia di euro in inutili fiere in Italia e soprattutto all’estero? Non si potrebbe tentare? Le strade per arrivare all’imprenditore, Oliverio le troverebbe rapidamente. Si deve convincere, però che occorre migliorare l’offerta. Rendere più appetibile il prodotto in maniera che corrisponda anche alle esigenze dei ricchi che pur ci saranno, visto che Briatore se ne intende. Tanto di pensioni, alberghetti ed alberghi ne abbiamo a iosa. Tanto vale tentare anche un’altra carta. Chissà che la Dea bendata… con l’aiuto di Briatore e di Elisabetta qualcosa si potrebbe realizzare. È stato lui a rilevarlo, visto che ha investito ad Otranto! Tropea, o tante altre località, sono da meno?
*giornalista
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