CROTONE Sospendere immediatamente il bando per la concessione della gestione dello scalo “Sant’Anna”. È quanto richiesto, in una lettera, dal sindaco di Crotone Ugo Pugliese ai vertici dell’Enac che rivendica il ruolo portato avanti finora dalla città per salvaguardare lo scalo aeroportuale cittadino. Un altro segnale che attorno alla gestione degli aeroporti calabresi ed in particolare di quello pitagorico si è scatenata ormai una vera e propria battaglia. Con gruppi privati e pubblici pronti a fronteggiarsi per raccogliere il timone lasciato dall’ “Aeroporto Sant’Anna spa” fallita dopo anni di gestione dello scalo crotonese.
Nel mirino del sindaco la scelta dell’Ente di mettere a bando l’affidamento non esclusivo dello scalo di Crotone ma congiunto a quello di Reggio. Una scelta di cui tra l’altro il sindaco non sarebbe stato informato nonostante gli impegni economici sostenuti dalla città proprio a favore dello scalo. «La Città di Crotone – scrive a questo proposito Pugliese – ha da tempo fatto del recupero produttivo e del rilancio della gestione aeroportuale un obbiettivo amministrativo, sociale ed economico essenziale. Destinando risorse economiche molto ingenti al mantenimento in esercizio dello scalo, che ha sostenuto (unitamente ad altri Comuni della fascia Jonica che condividono queste finalità) finanziando l’esercizio provvisorio ad opera della Curatela Fallimentare fin dalla data del fallimento, dichiarato nel mese di aprile del 2015».
«Questo è costato – e costa ancora adesso – all’amministrazione pubblica – precisa il primo cittadino – circa 250mila euro al mese da circa 18 mesi consecutivi. Questo esborso non può che essere incluso in un percorso destinato a restituire una normale vita produttiva allo scalo con prospettive di stabilità e continuità».
Poi il sindaco denuncia l’esclusione progressiva dal procedimento di redazione del bando della città: «Per mesi – sottolinea – il Comune di Crotone ha richiesto una interlocuzione – trasparente e responsabile – con il Vostro Ente che consentisse di rappresentare le istanze del territorio per uno sviluppo effettivo dello scalo. Senza fortuna, né riscontro alcuno».
Finché, poche settimane fa è stato pubblicato il Bando descritto in oggetto che raggruppa ed unisce in una sola gara le concessioni per la gestione dell’aeroporto di Crotone e di quello di Reggio Calabria».
Secondo Pugliese dunque, «la scelta non è stata preceduta da alcun confronto con le esigenze del territorio e/o sulle istanze che Enac ha ritenuto di favorire e ci ha lasciati del tutto sconcertati».
A non andare giù al sindaco il meccanismo per aggiudicarsi la gara previsto dal bando Enac che premierebbe «senza dubbio alcuno una eventuale offerta congiunta per l’affidamento di entrambe le concessioni ad un solo ed unico operatore».
«Chi – infatti – si offrisse di gestire gli scali di Crotone e Reggio Calabria congiuntamente – evidenzia Pugliese – vedrebbe premiata la sua offerta rispetto a quelle singolarmente riferite a ciascuno dei due aeroporti, non solo a parità di condizioni economiche e tecniche; ma addirittura in presenza di condizioni tecnicamente ed economicamente meno vantaggiose».
Da qui la riflessione del sindaco: «Non è mia intenzione, e non ne ho la competenza, di spingermi a valutazioni tecnico-giuridiche sulla legittimità – pur apparentemente carente – di questa scelta, ma sono tenuto a rappresentare che gli interessi del territorio per il funzionamento dello scalo e la gestione remunerativa dell’aeroporto non possono di certo essere favoriti e soddisfatti da un’ipotesi di gestione affidata ad un soggetto la cui forza non risieda nell’aver formulato un’offerta vantaggiosa sotto il profilo industriale, tecnico ed economico, bensì esclusivamente nella scelta di concorrere alla gestione congiunta dell’aerostazione crotonese insieme a quella di Reggio Calabria».
«Non comprendo – aggiunge – quale meccanismo virtuoso faccia preferire e ritenere migliore una simile gestione contestuale rispetto ad una con precise e più vantaggiose caratteristiche qualificanti ai fini del punteggio previsto da Bando. È evidente che le peculiarità del territorio, l’ubicazione, la collocazione strategica ed ogni altra prerogativa dell’aeroporto di Crotone non sono sacrificabili rispetto ad un astratto principio di “accorpamento” della sua gestione ad un’altra che ha dato la stessa prova di deficitarietà e crisi».
Secondo Pugliese, «né vi è sul territorio regionale un modello di gestione aeroportuale virtuoso, almeno dal punto di vista dei risultati di esercizio, che possa far immaginare una altrettanto virtuosa iniziativa di unificazione delle gestioni regionali. Al contrario, si tratterebbe di una somma di disfunzioni, incapace di generare alcun effetto positivo per il sistema, l’economia, i territori ed, infine, i cittadini di cui rappresento istituzionalmente le esigenze».
«Per questi motivi – conclude Pugliese – rivolgo a questo spettabile Ente, una formale richiesta di sospensione della procedura di gara indetta per l’affidamento in concessione della gestione totale dell’aeroporto di Crotone, con contestuale differimento del termine per la presentazione delle offerte. Con ciò consentendo agli enti pubblici istituzionalmente titolari della tutela dell’interesse pubblico del territorio di concorrere ad una corretta considerazione di questi nella prospettiva di un risultato concorrenziale, economicamente vantaggioso ed infine utile per i cittadini».
Una presa di posizione forte che potrebbe nascondere un nuovo scontro di potere in Calabria.
r.d.s.
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