CATANZARO La maggioranza in consiglio comunale a Catanzaro ha lanciato un messaggio forte al sindaco Sergio Abramo, questa mattina, durante la seduta convocata per ratificare l’accordo tra Comune e università “Magna Graecia” per la concessione a quest’ultima delle sale del complesso monumentale del San Giovanni.
Ma il messaggio che Abramo si sarebbe aspettato, quello cioè del pieno appoggio al progetto, non è arrivato, anzi è arrivata una missiva che dice esattamente il contrario. Così infatti deve essere letta l’assenza dai banchi della maggioranza di tutti i consiglieri che sostengono Abramo, nonostante la riunione di oggi fosse già in seconda convocazione, dopo che nell’appuntamento fissato per venerdì scorso era mancato il numero legale, sempre per assenza della maggioranza.
Ma il vuoto di oggi ha lasciato sgomento tanto Abramo, presente in aula, quanto il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone. E a stupire sono soprattutto le assenze di chi sulla vicenda dell’ateneo si erano spesi a favore pubblicamente come quelli del gruppo di Ncd guidato da Marco Polimeni.
Banchi vuoti, dunque, e opposizione che sdegnata chiama il sindaco alle proprie responsabilità, tanto che la parola “dimissioni” serpeggia facilmente tra i consiglieri di minoranza. Da Abramo, intanto, nessun commento almeno finora, ma c’è la concreta possibilità che sia intenzionato a convocare una riunione straordinaria di giunta in cui dovrà capire come rinserrare i ranghi. (in foto lo sfogo del vicepresidente del consiglio comunale Roberto Guerriero su Facebook)
La sensazione, infatti, è che la pratica sull’università per la quale Abramo si è esposto molto, sia particolarmente cara al sindaco perché su questa si sta giocando una grossa fetta di consenso elettorale: il valore intrinseco della pratica, quindi, avrebbe indotto qualcuno ad alzare il prezzo. In fondo, tra qualche mese Catanzaro sarà chiamata a votare e Abramo è il primo – e finora unico – concorrente già in lizza. Ma otto mesi sono lunghi se ad ogni pratica delicata, la maggioranza si assenta dall’Aula Rossa.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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