Capellupo: giunta Abramo al capolinea

CATANZARO «La maggioranza sta alzando il prezzo in vista delle elezioni»: non usa mezzi termini Vincenzo Capellupo, consigliere comunale Pd, per motivare la totale assenza del centrodestra nella seduta del consiglio comunale di ieri a Catanzaro. Un fatto grave, un gesto chiaro quello dei consiglieri che sostengono (ancora?) il sindaco Abramo proprio nel giorno in cui l’assise avrebbe dovuto ratificare l’accordo tanto caro al sindaco tra il Comune e l’università “Magna Graecia” per la concessione di alcune sale del complesso monumentale del San Giovanni proprio all’ateneo. Incidentalmente, però, nella seduta di ieri si sarebbe dovuto anche approvare la riposta ai rilievi contabili sollevati al Comune da parte della Corte dei Conti per la gestione economica degli ultimi tre anni, ma la pratica, i cui termini perentori di risposta scadono mercoledì, non è stata ovviamente votata.
Un problema per la città stando a quanto ha detto Capellupo: «Non aver preso parte alla discussione in aula ieri sui rilievi della Corte dei Conti, attesta non solo la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e delle altre Istituzioni, quanto questo atteggiamento rischia di tradursi in possibili sanzioni per il Comune».
La conferenza stampa tenutasi stamani presso Palazzo De Nobili ha visto la partecipazione, al fianco di Capellupo, anche degli altri rappresentanti dell’opposizione quali Sergio Costanzo del gruppo misto, Roberto Guerriero (S&D) e Danilo Sergi di Idv (in foto da sinistra). Assente la civica “Il bene in Comune”, di cui alcuni rappresentanti eletti nel 2012 tra le fila del centrosinistra successivamente in un paio di occasioni in aula si sono tramutati in una stampella di Abramo.
Nella giornata di ieri, dopo lo sgomento per l’assenza in aula di tutta la maggioranza, il presidente del consiglio comunale Ivan Cardamone aveva affidato ad una nota la sua disamina del fatto: «Il consiglio comunale sarà riconvocato con procedura d’urgenza per trattare le pratiche che erano all’ordine del giorno della seduta che è stata interrotta per mancanza di numero legale. La riconvocazione ad horas del Consiglio Comunale testimonia che alla mancanza di numero legale non può essere attribuita alcuna valenza politica».
Tesi del tutto contestata da Capellupo che invece ha sottolineato come «quello lanciato ieri dalla maggioranza al sindaco Abramo è un segnale politico molto forte, dai molteplici significati perché ha a che fare con quanto avviene attorno alla questione rifiuti in merito alle assunzioni presso la Sieco (l’azienda che gestisce la raccolta differenziata a Catanzaro, ndr), alle nomine Amc (la municipalizzata per la gestione del trasporto pubblico locale, ndr) e alla gestione dei lavori pubblici».
Capellupo ha poi rincarato la dose: «L’iter per riconvocare il consiglio comunale prevede la preventiva convocazione della conferenza dei capigruppo, cosa che fino ad ora non è avvenuta. E questo perché la maggioranza non è ancora riuscita a risolvere i suoi problemi politici interni. La verità – ha concluso il consigliere Pd – è che questa amministrazione non è al capolinea, semplicemente non è mai partita. Ed è evidente come la mancata presenza della maggioranza in consiglio, ieri, sia un segnale del fatto che stanno alzando il prezzo nei confronti del sindaco. In questi ultimi mesi prima delle elezioni vogliono capitalizzare al massimo le possibilità offerte dalla gestione del Comune, ovviamente non a fini pubblici bensì a fini privati».

Alessandro Tarantino
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