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Santo Stefano vince le Olimpiadi degli investimenti sullo sport

LAMEZIA TERME Spenti riflettori e torce olimpiche, dopo Rio è partita la corsa per l’organizzazione delle prossime Olimpiadi. Roma si è già espressa: “No ai Giochi del 2024” e, a sorpresa, il sinda…

Pubblicato il: 28/09/2016 – 13:12
Santo Stefano vince le Olimpiadi degli investimenti sullo sport

LAMEZIA TERME Spenti riflettori e torce olimpiche, dopo Rio è partita la corsa per l’organizzazione delle prossime Olimpiadi. Roma si è già espressa: “No ai Giochi del 2024” e, a sorpresa, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha lanciato al Coni la proposta: perché non pensare ai Giochi della Magna Graecia? Un progetto che ha strappato più di qualche sorriso ma, numeri alla mano, la Calabria investe più risorse negli impianti sportivi rispetto alla Capitale.
È quanto emerge da un’indagine condotta da Openpolis. Secondo gli ultimi dati disponibili (2014), infatti, la Capitale è – tra le città maggiori – quella che spende meno in impianti sportivi: 16 centesimi per ogni abitante. In testa troviamo Trieste con oltre 20 euro pro capite.
Ma quanto spendono i comuni calabresi per mantenere o costruire stadi, palazzetti e altri impianti sportivi? La spesa – è importante precisarlo – include sia i costi di funzionamento ordinario, come il personale o l’acquisto del materiale necessario per le diverse attività sportive, sia gli interventi di manutenzione straordinaria degli stessi impianti (ristrutturazioni e ampliamenti).
La classifica 2014 – l’ultima a disposizione – offre alcuni spunti interessanti. Santo Stefano d’Aspromonte è il comune calabrese che spende di più, ben 228,38 euro per abitante. Un investimento che permette al piccolo comune reggino di occupare l’81esimo posto nella classifica nazionale. Dietro si posizionano: Pianopoli in provincia di Catanzaro (162,48 euro), Rende nel Cosentino (146,07) e Carfizzi in provincia di Crotone (145 euro). Sorianello, invece, è il comune vibonese che spende di più in impianti sportivi (70,8 euro).
E Cosenza? Occhiuto avrà anche lanciato la proposta di una grande Olimpiade del Sud, coinvolgendo Puglia, Sicilia e Campania, ma la “sua” amministrazione investe davvero una miseria per la realizzazione o manutenzione degli impianti sportivi. Scorrendo la classifica, infatti, la città dei Bruzi “conquista” un misero 164esimo posto, per un totale di spesa pro capite che supera di poco i 4 euro.
Spiccioli rispetto alla più virtuosa Santo Stefano d’Aspromonte.
Ma Cosenza è anche tra le peggiori città capoluogo di provincia. Catanzaro, infatti, si posiziona al 142esimo posto (5,50 euro), Vibo Valentia è 127esima (6,55 euro) mentre Reggio Calabria occupa il 109esimo posto (7,91 euro).
Tra le province calabresi, maglia nera a Crotone che si ferma al 240esimo posto (1,69 euro). Ma ovviamente, in questo caso, non possiamo tener conto dei lavori (ancora in corso) relativi all’ammodernamento dello Stadio Ezio Scida.
A questo punto, non sarebbe meglio concentrarsi sugli investimenti destinati allo sport? Agli impianti spesso abbandonati? Alle strutture ancora work in progress, mal curate, recintate e divorate dalla erbacce?

Fabio Benincasa
redazione@corrierecal.it

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