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Bimba rifiutata perché diabetica, Falcomatà: la accogliamo nei nostri asili

REGGIO CALABRIA Ad una bimba reggina di 23 mesi affetta da diabete di tipo 1 insulino dipendente è stata rifiutata l’iscrizione in quattro asili nido della città. Il caso è stato denunciato dall’as…

Pubblicato il: 29/09/2016 – 11:01
Bimba rifiutata perché diabetica, Falcomatà: la accogliamo nei nostri asili

REGGIO CALABRIA Ad una bimba reggina di 23 mesi affetta da diabete di tipo 1 insulino dipendente è stata rifiutata l’iscrizione in quattro asili nido della città. Il caso è stato denunciato dall’associazione “Agd professor Renato Caminiti” di Villa San Giovanni, presieduta dall’avvocato Raffaella Caminiti. L’associazione da anni è attivamente impegnata sul territorio in attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sul delicato fronte delle problematiche legate al diabete e in azioni di supporto ai giovani affetti da questa patologia e alle famiglie.
Particolarmente significativo oltre che emblematico dello stato dell’arte che regna ancora intorno a queste tematiche, è la vicenda della piccola di 23 mesi, alla quale è stata negata nel corso di quest’anno l’assistenza in caso ipoglicemia in ben quattro scuole, perché nessun docente degli istituti dell’infanzia, pubblici e privati, di Reggio Calabria, intende assumersi la responsabilità di prestarle assistenza in caso di eventuale malore.
«Sono numerosi gli istituti scolastici da me visitati – spiega, in una nota, Raffaella Caminiti – e in moltissimi contesti ho potuto toccare con mano i rilevanti disagi e le difficoltà con cui si trovano a dover fare i conti bambini, mamme e famiglie. Situazioni spesso al limite del paradosso, in cui traspare una evidente mancanza di sensibilità e attenzione, unita alla incapacità di assumersi qualsiasi tipo di responsabilità».
L’avvocato prosegue rimarcando la indisponibilità, «pressoché generale, a rilevare la lettura di un dato glicemico o ad intervenire nel caso in cui un bambino dovesse stare male. Soccorso che richiederebbe la misurazione glicemica, o in caso di valori bassi, la somministrazione di una bevanda zuccherata. Ma non trattandosi di scuole dell’obbligo il coinvolgimento dei docenti in questo tipo di assistenza – sottolinea Caminiti – è volontario». Nessun dirigente, infatti, secondo il presidente dell’Associazione, «può obbligare i docenti ad intervenire. Sta all’insegnante, opportunamente formato, dare la propria disponibilità».
In questo contesto l’avvocato Caminiti richiama l’attenzione su uno specifico protocollo d’intesa in materia, siglato dal ministero della Sanità e dell’Istruzione e poi recepito anche dalla Regione Calabria.
«È necessario che le istituzioni si facciano sentire – ribadisce il presidente dell’associazione “Agd prof. Renato Caminiti” – la mamma di questa bimba è disperata. Si tratta di una giovane infermiera, affetta anche lei da diabete mellito, la quale dovrebbe mettersi in aspettativa dal lavoro o comunque rinunciare al suo stipendio, per far fronte alle esigenze della figlia all’asilo o, addirittura, restando a casa. La vicenda, e come questa anche molte altre, presenta, dunque, risvolti e ricadute estremamente rilevanti sotto il profilo sociale. Oggi le famiglie non arrivano alla terza settimana e appare assurdo che una mamma debba dimettersi dal proprio posto di lavoro per garantire l’assistenza e le cure alla propria bambina. Si discute tanto di iniziative, manifestazioni e campagne di comunicazione ma ciò che serve – conclude Caminiti – sono politiche per la famiglia concrete, credibili e in grado di supportare le mamme che lavorano e hanno figli e le famiglie in difficoltà. Inutile parlare di “fertility day” se poi una mamma è costretta a smettere di lavorare perché magari decide di avere un figlio oppure perché non esistono sul territorio servizi educativi e formativi adeguati».

FALCOMATÀ: LA ACCOGLIAMO IN UN ASILO COMUNALE «Accoglieremo la piccola diabetica in uno dei nostri asili nido comunali». Lo afferma, in una nota il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, facendo riferimento al caso della bambina di 23 mesi rifiutata da alcuni asili della città perché diabetica. «Appena ho appreso dalla stampa la situazione della bimba – aggiunge Falcomatà – mi sono immediatamente attivato insieme all’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Marino, affinche’ la questione possa essere risolta in tempi brevissimi. Proprio oggi infatti riaprono le graduatorie per l’iscrizione agli asili nido pubblici comunali. Chiederemo alla signora di compilare la sua domanda e se i requisiti lo prevedono sarà accolta in una delle nostre nuove strutture. Ho verificato con gli uffici l’opportunità che la bimba sia accolta in uno degli asili nido comunali aperti dalla nostra amministrazione. Ci sono diversi posti ancora disponibili. Saremo felici di accogliere la piccola in una delle nostre strutture e consentire alla madre di continuare a lavorare tranquilla. È obbligo di tutte le strutture pubbliche prendere in carico i bambini affetti da qualsiasi tipo di disabilità, la differenza delle strutture private dove invece l’accoglimento della richiesta di iscrizione è a discrezione della direzione. Io credo che un’amministrazione attenta ai diritti dei più deboli debba potersi occupare di casi come questo. Non ho alcun dubbio: i privilegi in questa città devono trasformarsi in diritti. Cominciamo da questo, un passo per volta».

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