CATANZARO «Ora si comprende in pieno la scelta del presidente Oliverio di non nominare alcun assessore alla Cultura e di affidare la gestione del settore (e i suoi lauti finanziamenti) ad un non meglio identificato “gruppo di lavoro”». Lo afferma, in una nota, Domenico Tallini
consigliere regionale di Forza Italia. «Se le ipotesi contenute in un esposto alla Procura della Repubblica e all’Anac sui criteri di assegnazione dei finanziamenti ai teatri calabresi – aggiunge – dovessero trovare conferma, saremmo di fronte alla creazione di un “governo ombra” della cultura o, meglio, dell’affermazione di un “cerchio magico” del presidente Oliverio, capace di condizionarne le decisioni. Siamo garantisti sul serio e occorrerà attendere eventuali sviluppi giudiziari della vicenda, ma quello che colpisce è appunto la testarda scelta del presidente Oliverio a privarsi della figura politica dell’assessore alla cultura. I danni arrecati all’immagine della Calabria da questa non-scelta li ha rilevati, con puntualità, Wanda Ferro, che di cultura se ne intende. Tutti i grandi appuntamenti culturali di questi due anni – dalle celebrazioni murattiane a San Francesco di Paola, dal centenario di Raf Vallone ai sessant’anni dalla morte di Corrado Alvaro – sono stati colpevolmente dimenticati.
Non sono stati però dimenticati i finanziamenti a pioggia, riservati agli amici degli amici.
Si avvicina il secondo compleanno dell’era Oliverio. Sarà una ricorrenza ancora più triste della prima, con una Calabria sempre più verso il baratro».
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