Peppe e Matteo, ammettetelo: siete berlusconiani

E te pareva che non usciva fuori la cavolata del Ponte! Ad ogni tornata elettorale importante, la politica nazionale e quella dei galoppini nostrani si colorano, entrambe, delle più mirabolanti smargiassate. E la costruzione del ponte sullo Stretto è un classico da secoli. E il guaio più grande è che un certo elettorato ci ricasca da secoli. Almeno quello che spera nella botta di culo! «E se, poi,lo fanno e noi restiamo fuori? Meglio stargli dietro, non si sa mai…».
Già! Non si sa mai… È il ritornello che sento da quando avevo i calzoni corti col buco davanti per non farmela addosso (all’epoca si usava…). Non si sa mai e, anche, “sevvoliddeu”. Il primo, più politico e maschile. Il secondo, femminile e rassegnato.
Il Ponte! Tutti lo hanno promesso, nessuno lo ha costruito. Ma la cosa orrenda è che quando lo promette Berlusconi è una stronzata (e, invece, – guarda un po’! – stava proprio partendo…), ora che ne parla l’Inutile, quasi quasi ci credono pure. E cambiano anche, nottetempo, tutte le affermazioni da palco elettorale.
Eh! Mannaggia! Mi tocca ridare un altro schiaffo domenicale al mio adorato Bellicapelli reggino: durante la sua campagna elettorale, per il beautifulesco sindaco teenager reggino, il Ponte era una jattura. Oggi sarebbe un’auspicabile enorme risorsa per il territorio e per la Nazione.
Peppe, sei berlusconiano. Ammettilo, tu e anche il tuo capo fiorentino. Anzi, tu mi ti stai proprio affiancando. Dal rifiuto dei neri, giovani e vecchi, fino all’auspicio della campata unica fra Scilla e Cariddi. Se tu lo confessassi, giuro, non ti piglieremmo per i fondelli. Al limite, taceremmo scambiandoci un occhiolino fra di noi. Della serie «Che vi dicevo???»
Il Ponte? Io so chi, veramente, lo costruirà! Il prossimo governo. Ahahahahahahahahah