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Ponte sullo Stretto, Delrio: pronti a mettere soldi pubblici

«Lo Stato è pronto a mettere soldi pubblici» per il Ponte sullo Stretto di Messina, che «non è una cattedrale nel deserto. Come progetto isolato non ha senso, ma all’interno del corridoio europeo N…

Pubblicato il: 02/10/2016 – 11:36
Ponte sullo Stretto, Delrio: pronti a mettere soldi pubblici

«Lo Stato è pronto a mettere soldi pubblici» per il Ponte sullo Stretto di Messina, che «non è una cattedrale nel deserto. Come progetto isolato non ha senso, ma all’interno del corridoio europeo Napoli Palermo ha molto senso». Lo afferma il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in un’intervista al Corriere della Sera. «È necessario il corridoio Napoli-Palermo di cui il Ponte è parte essenziale. Oggi per andare in treno da Roma a Palermo ci vogliono dieci ore e mezza. Con il Ponte e tutto il corridoio scenderemo a sei ore. Naturalmente si tratta di coinvolgere i territori con il dibattito pubblico, di limitare l’impatto ambientale e anche i costi», spiega Delrio. Sui costi, «penso che invece di avventurarsi in finti project financing, con il coinvolgimento di privati che poi finiscono per scaricare di nascosto i costi sul pubblico, anche lo Stato potrebbe fare la sua parte in modo diretto», afferma il ministro. «Non capisco dove sarebbe il problema: stiamo mettendo 4 miliardi sul tunnel del Brennero, 6 sull’alta velocità Milano-Venezia, altri 6 sulla Napoli-Bari». I primi fondi non saranno nella legge di Bilancio in arrivo, perché «siamo ancora allo studio di fattibilità. E nella legge di Bilancio ci concentreremo sulla casa, a partire dal rafforzamento del bonus fiscale per la messa in sicurezza contro il rischio sismico, che nell’immediato sarà esteso alle seconde case nelle zone a più alto rischio sismico, la 1 e la 2», dichiara Delrio. Per evitare l’incertezza, che «non aiuta le persone a spendere, saranno resi stabili tutti i bonus fiscali sulla casa, sia per le ristrutturazioni normali sia per quelle sull’efficienza energetica. E ne aggiungeremo due nuovi, per le ristrutturazioni delle parti comuni nei condomini e per la permuta degli immobili».

RENZI: UN NO IDEOLOGICO «Quello al Ponte sullo stretto diventa un no ideologico solo perché lo ha detto Berlusconi. Io ho detto prima la Banda larga, prima la Salerno-Reggio Calabria, prima i collegamenti in Sicilia, prima l’edilizia scolastica e poi il Ponte. E tutte queste cose le stiamo facendo». Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando alla scuola di formazione del Pd.

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