CATANZARO «Cgil, Cisl e Uil Calabria esprimono profonda preoccupazione per quanto denunciato dal responsabile della Protezione civile Carlo Tansi». Lo affermano in una nota i segretari generali delle organizzazioni sindacali. «Se vi sono elementi ostativi che bloccano il percorso di adeguamento del sistema di Protezione civile calabrese occorre rimuoverli immediatamente – spiegano -. Così come è doveroso da parte delle istituzioni preposte dotare gli uffici di un moderno sistema di strumentazione, di informatizzazione delle sale operative, per favorire la messa in sicurezza dei cittadini calabresi e la difesa efficace del territorio». «È da molto tempo che Cgil, Cisl e Uil invocano una nuova strategia e un necessario cambio di passo nelle politiche regionali per meglio tutelare il territorio calabrese. In più occasioni – continuano – è stata ribadita la nostra disponibilità ad avviare momenti di confronto fra le parti sociali confederali, la Regione Calabria, la Protezione civile e gli stessi enti strumentali della Regione, per affrontare il tema importante della messa in sicurezza del nostro territorio e nel contempo puntare a riorganizzare, riqualificare e valorizzare il personale occupato». Per le organizzazioni sindacali, «la valorizzazione professionale e un migliore utilizzo della forza lavorativa devono essere mirate a migliorare gli standard di efficienza e qualità di un servizio strategico per le nostre comunità. Questioni, queste, non più procrastinabili specie per un territorio particolarmente fragile come la Calabria. Per queste ragioni Cgil, Cisl e Uil Calabria – conclude la nota -, nel confermare il pieno sostegno al percorso intrapreso dal responsabile regionale Tansi, chiedono al presidente Oliverio un risolutivo intervento per consentire il superamento degli ostacoli che ad oggi hanno impedito l’efficace riorganizzazione della protezione civile calabrese e pertanto ritengono non più rinviabile l’avvio di un confronto su questi temi con le parti sociali».
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