LOCRI I militari del Gruppo carabinieri di Locri, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per coltivazione di sostanza stupefacenti, il 64enne Luigi Portolesi e il 36enne Francesco Catanzariti, entrambi operai e originari di Platì.
In particolare, i due sono stati sorpresi a Ciminà mentre coltivavano una piantagione di canapa indiana, sita in un terreno demaniale in località “Moleti” ben occultato e recintato tra la fitta vegetazione, composta da numerose piazzole dove erano messe a dimora circa 420 piante, di altezza compresa tra i 100 e i 200 cm, il cui valore stimato qualora immesse sul mercato sarebbe stato, secondo i carabinieri, di circa 700mila euro. La piantagione veniva annaffiata attraverso un complesso sistema di irrigazione costituito da tubi di gomma in grado di estendersi nell’intero terreno coltivato e collegato alla rete idrica comunale. Contestualmente i carabinieri nei pressi della piantagione hanno scoperto un locale adibito ad essiccatoio e circa 1.200 grammi di sostanza stupefacente già essiccata, pronta per la successiva immissione sul mercato.
Dopo la campionatura, i militari hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che verrà ora inviata al Ris di Messina per le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. L’Autorità giudiziaria di Locri ha quindi disposto la distruzione delle restanti piante sul posto e, dopo l’espletamento delle formalità di rito, la traduzione presso la Casa Circondariale di Locri di Portolesi, mentre per Catanzariti sono stati disposti gli arresti domiciliari.
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