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«La Regione ha ancora bisogno di Guarasci»

COSENZA «L’impegno politico e culturale di Antonio Guarasci ci affida una grande responsabilità: ripensare il regionalismo, avviare una nuova stagione di riforma dell’architettura istituzionale in …

Pubblicato il: 03/10/2016 – 14:53
«La Regione ha ancora bisogno di Guarasci»

COSENZA «L’impegno politico e culturale di Antonio Guarasci ci affida una grande responsabilità: ripensare il regionalismo, avviare una nuova stagione di riforma dell’architettura istituzionale in Calabria, condividere il processo aggregativo che deve portare a una città metropolitana Cosenza-Rende-Castrolibero. É necessario realizzare la Grande Cosenza, allargando lo spazio politico, economico, amministrativo anche fino a Rogliano, al Savuto e a Montalto». È quanto ha sostenuto il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione, questa mattina nella sala consiliare di Rogliano, durante la celebrazione del 42esimo anniversario della morte di Antonio Guarasci, primo presidente della Regione Calabria, docente e meridionalista che ha saputo coniugare impegno politico e intellettuale.
«Quarantadue anni senza Antonio Guarasci – ha sottolineato Carlo Guccione – sono un’occasione importante e non solo celebrativa. Alcuni anni fa ho suggerito alla giunta regionale di mettere in campo una serie di iniziative sul pensiero di Antonio Guarasci. Già allora era in atto una profonda crisi del regionalismo. La lente di Guarasci serve ancora a dare risposte al problema del mancato dialogo fra cittadini e istituzioni. Ha condiviso un periodo politico fecondo per la Calabria, insieme a personaggi del calibro di Misasi e Mancini. Guarasci si è battuto molto per la nascita dell’Università della Calabria. Giovani generazioni dovevano liberarsi dalla sudditanza con lo studio per essere persone libere. Lo diceva da professore ma anche da politico. Precursore del compromesso storico. Ha ricercato sempre un approccio vero, concreto con l’altra parte politica. Guarasci aveva una visione. Quella che manca oggi alla politica».
«Nei suoi scritti degli anni 70 – ha aggiunto Carlo Guccione – c’è un’analisi attualissima della Calabria. Oggi non abbiamo una classe dirigente, né un sistema burocratico in grado di tirarci fuori dalle secche in cui è finita la Calabria. Ringrazio la signora Gertrude, moglie di Antonio Guarasci, e la Fondazione Guarasci. Il loro impegno e la loro caparbietà ci aiutano a leggere i processi politici. Oggi abbiamo il dovere di costruire una classe dirigente virtuosa e di favorire la nascita di una pubblica amministrazione capace».
«La produzione storica di Guarasci – ha detto Giuseppe Trebisacce, presidente della Fondazione Guarasci – era animata da un’intenzione specifica: mettere a disposizione dei calabresi un patrimonio di conoscenza. Conoscere Guarasci significa avere maggiore consapevolezza della nostra identità».
All’incontro hanno partecipato anche l’onorevole Mario Tassone; la dirigente scolastica del liceo classico “B. Telesio”, Rosa Barbieri; l’ex professore di Latino e Greco del Liceo “B. Telesio”, Leopoldo Conforti e il sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare.

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