“Il territorio calabrese, una montagna di opportunità”; abbiamo scelto questo titolo per l’incontro – organizzato dalla Fai Cisl a Palumbo Sila – a conclusione di una tre giorni di formazione per dirigenti e quadri della Fai; l’obiettivo era quello di iniziare un confronto che potesse essere caratterizzato non solo da proposte ma anche da precisi impegni e cosi effettivamente è stato.
Ringrazio tutti i partecipanti, dal direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino ai consiglieri regionali Bevacqua e Sergio che hanno offerto il loro contributo con riferimento alla proposta di legge sulla “Montagna solidale”; il professore Francesco Iovino dell’Unical per la visione di insieme che ci ha fornito con numeri ed approfondimenti, il sindaco di Cotronei e presidente della Comunità del Parco, Nicola Belcastro, l’imprenditore Bruno Anello, il professore Marrazzo per la sua testimonianza sull’esperienza della scuola del legno di Petilia Policastro.
Possiamo dire con soddisfazione che è stato un incontro proficuo intanto perché sono giunte rassicurazioni sull’imminente pagamento degli stipendi arretrati per i lavoratori idraulico-forestali e poi perché proprio su questo argomento abbiamo ribadito con forza che il governo non può pensare di disinteressarsi del problema ed attuare – nei prossimi anni – eventuali e sciagurate diminuzioni di fondi.
Tutti abbiamo convenuto non solo sull’urgenza di rendere più concreti i percorsi che ci porteranno ad una forestazione produttiva ma anche e soprattutto sulla evidente necessità di avviare il turn-over nella forza lavoro forestale; facile infatti ragionare di interventi, progetti e azioni ma certo non si può pensare di portarli a compimento con lavoratori con un’età media ormai alta e senza una massiccia dotazione di mezzi ed attrezzature moderne.
D’altro canto se è vero che disponiamo di un immenso patrimonio boschivo e forestale con una potenzialità di taglio pari a 2 milioni e mezzo di metri cubi è altrettanto vero che siamo ben lontani da quella auspicabile “filiera bosco-legno-energia” che potrebbe essere la vera chiave di volta dell’intero settore.
Ecco perché abbiamo insistito – e lo faremo nei prossimi mesi – sulla necessità di un confronto costante tra sindacato, Istituzioni, realtà economiche e produttive del comparto per poter giungere alla definizione di “sistemi forestali locali”.
Naturalmente ci preoccupa e non poco la situazione di Calabria Verde, abbiamo espresso e ribadiamo la gratitudine nel lavoro svolto dai magistrati e dalle forze dell’ordine così come confidiamo nell’azione del Generale Mariggiò; ora però occorre velocizzare l’operatività di Calabria Verde perché al meritorio ed essenziale lavoro destinato al ripristino delle condizioni di “ordine amministrativo e legalità” deve accompagnarsi una condivisa progettualità sul futuro della più grande azienda regionale.
I temi e le prospettive emerse dall’incontro di Palumbo Sila, concluso dal segretario regionale della Cisl Paolo Tramonti, saranno oggetto di una pubblicazione che realizzeremo come Fai Cisl Calabria anche per avere uno strumento utile alla diffusione di precisi messaggi di tutela e valorizzazione della montagna calabrese con il coinvolgimento dell’opinione pubblica e, in particolare, di chi ha scelto con coraggio di abitare e vivere quelle aree interne finora considerate – purtroppo – solo in termini di problemi e difficoltà.
*segretario regionale Fai Cisl Calabria
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